25 Marzo 2022

Dopo anni di interventi, Villa Alari ha aperto al pubblico per qualche giorno. L’inaugurazione si è tenuta giovedì 17 alla presenza del sindaco Ermanno Zacchetti, del senatore Eugenio Comincini e dell’architetto Carla Crifò, a nome della Soprintendenza ai Beni Culturali. La grande apertura ha offerto ai visitatori un’inedita opportunità di accesso alla sala in cui 250 anni fa camminavano gli Arciduchi d’Asburgo, attraverso la guida dell’architetto Elisabetta Ferrario, con l’aiuto speciale degli studenti dell’Itsos. La studiosa ha illustrato in anteprima le incisioni settecentesche di Marc’Antonio dal Re, esposte nella sala principale, durante l’inaugurazione. Crifò ha inoltre ricordato le parole chiave che hanno guidato gli interventi di restauro, cioè tutela, valorizzazione e programmazione. Insieme all’architetto Paola Bassani, responsabile del progetto, ha anche spiegato i lavori attuati e quelli a venire. «Questo è il momento per riconsegnare alla collettività i propri sogni» ha commentato Zacchetti «affinché Villa Alari non sia solo patrimonio di Cernusco, ma anche di tutta Italia, perché racchiude gli elementi identitari di un’intera nazione, in cui finalmente possiamo tornare a rispecchiarci, anche in seguito alle operazioni di restauro». Comincini è intervenuto per assicurare che l’impegno profuso per valorizzare la Villa non sarà vanificato: «L’indirizzo di azione è già improntato verso ulteriori interventi per il recupero di quello che si può considerare un vero gioiello». L’apertura della Villa è stata molto apprezzata, come dimostra il fatto che le prevendite per la visita guidata erano già tutte esaurite alcuni giorni prima.
Chiara Valnegri