08 Luglio 2021

VITTUONE – Nell’ambito di un servizio antimafia, la Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, su proposta presentata dal questore di Milano e accolta dal Tribunale di Milano, nei confronti di un albanese di 37 anni è stato disposto il sequestro di una villa di pregio situata a Vittuone. Intestata alla convivente, una 36enne con precedenti per furto, l’immobile con annesso capannone industriale di 520 mq, uffici e terreno ha un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. A eseguire il provvedimento è stata la Divisione Anticrimine della questura di Milano. Il 37enne destinatario del provvedimento è un malvivente che nel corso degli anni ha visto il suo “curriculum” crescere in maniera esponenziale tra truffe rip deal, operazioni economiche sospette e riciclaggio di autovetture. Grazie alle sue attività illecite, l’albanese manteneva un tenore di vita agiato senza svolgere alcuna attività lavorativa. Denunciato nel 2004 e poi condannato per introduzione nello stato di moneta falsificata, l’uomo, nel 2010 e nel 2012, è stato anche denunciato, e successivamente condannato, per le truffe. Nel corso della sua attività criminale, ha accumulato un ingente patrimonio del tutto sproporzionato con i redditi dichiarati, come ricostruito dagli accertamenti patrimoniali esperiti dai poliziotti della Divisione Anticrimine. Le indagini, inoltre, hanno permesso di portare alla luce importanti investimenti immobiliari realizzati mediante operazioni economiche sospette. Ora l’albanese è chiamato a dimostrare la provenienza lecita della villa, degli uffici e del capannone, altrimenti il sequestro si definirà in confisca, ragion per cui lo Stato acquisirà la titolarità dei beni, ripulendo il mercato dai capitali illeciti che potranno essere reimpiegati nell’interesse della collettività.