06 Settembre 2022

MILANO – La guardia di finanza dei comandi provinciali di Milano Pavia hanno eseguito 13 fermi nei confronti di altrettante persone e un sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di due attività imprenditoriali. Si tratta di soggetti indiziati di appartenere a un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto illegali di armi.

L’operazione è frutto di una complessa attività investigativa denominata “Metropoli - Hidden Economy”, che ha consentito di ricostruire le attività illecite di questa associazione criminale dedita all’illecito traffico di cocaina, hashish e marijuana e all’intestazione fittizia di beni, avente al vertice il figlio dello storico esponente apicale di un sodalizio di ‘ndrangheta del quartiere Comasina di Milano. Le investigazioni economico-finanziarie hanno permesso di ricostruire i flussi di danaro e rilevare come una carrozzeria, utilizzata dagli indagati anche per la riparazione di auto in danno di istituti assicurativi, e un negozio di articoli sportivi, formalmente intestati a terzi soggetti, fossero in realtà riconducibili all’indagato principale. Le indagini hanno altresì permesso di ricostruire le rotte dello stupefacente, con sequestri effettuati anche in Svizzera, episodi estorsivi nei confronti dei clienti morosi e un traffico di armi anche da guerra, quali mitragliatori Kalashnikov riforniti da cellule calabresi e balcaniche collegate. Il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna