23 Settembre 2022

MILANO - I finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno eseguito un sequestro di oltre 27 milioni di euro, nei confronti di una società operante in ambito nazionale nel settore della fornitura di lavoro interinale, e  dei  relativi  amministratori coinvolti  a  vario  titolo  nella commissione del reato di indebita compensazione di imposte. Le  indagini sono  scaturite dall’approfondimento di molteplici segnalazioni di operazioni sospette ai fini antiriciclaggio, i  cui  esiti  hanno  consentito di accertare  un  complesso  meccanismo  di frode  basato  sulla compensazione di debiti, per la maggior parte di natura previdenziale, con crediti d’imposta, la cosiddetta di “ricerca e sviluppo”, e “IVA” inesistenti. Dagli ulteriori sviluppi investigativi è emerso, inoltre, che l’amministratore di fatto della società investigata, apparentemente nullatenente e residente nel cagliaritano, nel corso degli anni ha maturato una posizione debitoria nei confronti del Fisco pari a circa 35 milioni di euro.  I successivi  accertamenti  svolti  hanno  consentito,  invece, di documentare  il possesso  di  un  ingente  patrimonio  immobiliare  la  cui  titolarità  era  stata  “schermata” artificiosamente mediante un trust.
Tra i soggetti deferiti all’autorità giudiziaria anche  alcuni  professionisti  operanti  nella  provincia  di  Roma,  destinatari  di provvedimenti  di  perquisizione  poiché indagati per avere emesso  fatture  per  operazioni inesistenti aventi ad oggetto consulenze svolte nei confronti della società investigata, con il solo fine di drenare liquidità dai conti societari.