21 Marzo 2023

RHO - Armi e munizioni, nascoste in una cantina a Rho, sono state sequestrate dalla Polizia di Stato a seguito di una perquisizione delegata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Il blitz ha origini lontane. Lo scorso novembre, nel corso dell’operazione denominata “Vico Raudo”, che inflisse un duro colpo alla ‘ndrangheta di Rho, furono arrestate 49 persone accusate, a vario titolo, dei reati associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, minacce, violenza privata, incendio, detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa nonché per il reato di intestazione fittizia di beni.
In particolare, le indagini, allora svolte, consentirono di poter affermare come a Rho, su cui in passato era stata acclarata la presenza di una struttura di ‘ndrangheta denominata “Locale di Rho”, si stesse nuovamente ricostituendo l’organizzazione, a opera del capo della Locale, condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso il quale, una volta scontata la sua pena, con la collaborazione dei membri della sua famiglia e di altri soggetti, stava cercando di reimporre la sua presenza sul territorio. Nel corso delle indagini furono effettuati numerosi riscontri con sequestri di droga e di armi.
A seguito di ulteriori investigazioni era emersa la possibilità che all’interno di una cantina potessero essere occultate ulteriori armi e dello stupefacente. Da qui la decisione di intervenire per compiere le verifiche del caso, che hanno permesso di  rinvenire 150 grammi di cocaina suddivisa in 6 sacchetti, una bilancia elettronica, un fucile a canne mozze calibro 12, un revolver calibro 22 carica con 5 cartucce, 818 cartucce di varia tipologia (munizioni per pistola e munizioni per fucile di vario calibro).