30 Giugno 2021

BRUGHERIO - Ci sono voluti 14 anni e l’intervento dei Ris di Parma, per arrestare un rapinatore che aveva svaligiato un appartamento, con la proprietaria presente e tenuta sotto minaccia, ma alla fine il colpevole ha un volto, un nome, un cognome e pure una bella denuncia. I fatti risalgono al 2007. Due individui bussano alla porta di un appartamento di un condominio in centro a Brugherio. Dopo qualche banale domanda alla padrona di casa, la spingono all'interno della sua abitazione. E in pochi istanti la situazione degenera. La donna viene immobilizzata e bloccata su una sedia da uno dei due rapinatori, mentre l'altro fruga tutta l’abitazione. Al termine i due si allontanano rapidamente con una sostanziosa refurtiva composta da monili, orologi e soldi. La donna, una volta liberatasi dalle improvvisate corde formate da vestiti,  lancia l’allarma chiamando i carabinieri. I rilievi all'interno dell'abitazione, effettuati dai Ris, permettono di trovare alcune impronte digitali alcuni oggetti, ritenute utili, ma non associabili ad alcuna identità. Quattordici anni dopo, quando il caso sembrava destinato a essere catalogato come irrisolto, ecco la svolta. Uno dei malviventi, infatti, non aveva mai smesso di commettere rapine, ma anche errori nel compierle. E così, grazie alla comparazione tra il dato già acquisito con quelli effettuati a seguito di altri colpi commessi recentemente, è stato possibile ricollegare l’impronta a un nome. Si tratta di un 40enne di origine cilene, in Italia senza fissa dimora, che è stato così denunciato anche per la rapina commessa 14 anni prima.