23 Novembre 2021

BESANA BRIANZA - Calci, pugni e spedizioni punitive contro altri adolescenti: la scorsa notte 12 ragazzini tra i 15 e i 16 anni residenti in Brianza sono finiti nei guai. Per 8 sono arrivati i domiciliari, con l’obbligo di non allontanarsi dalle loro abitazioni, il divieto di utilizzare social network e di comunicazione mediante l’utilizzo di internet o apparecchi cellulari con persone diverse dai propri familiari, mentre 4 sono stati denunciati. Tutti sono ritenuti responsabili di rapina, lesioni personali aggravate e percosse nei confronti di coetanei.

Le indagini sono andate avanti diverso tempo, coordinate dai carabinieri di Besana in Brianza sulla scorta delle denunce raccolte dai genitori di 12 ragazzini, che hanno raccontato di essere state vittime di episodi di minacce e violenze e di una “spedizione punitiva”. Tutto è iniziato con una rapina avvenuta il 16 dicembre 2020, nella frazione di Valle Guidino a Besana, dove, in cinque, minacciando i giovani con un acciarino, avevano rapinato 30 euro a una delle vittime. Il giorno successivo, nel parco cittadino, dopo spintoni, atti di intimidazione e schernimento, prima avevano richiesto insistentemente scarpe, indumenti e soldi alle loro vittime e poi, a una di loro, avevano portato via una cassa acustica.

In quella circostanza uno degli indagati, un 15enne, aveva affermato che "lui ruba tutto quello che gli piace", tanto loro (le vittime) "hanno i soldi". I soprusi erano andati avanti anche il 18, quando in pieno centro avevano minacciato e colpito con schiaffi sulla testa uno dei minori che, in quel momento, stava passeggiando in compagnia del nonno. Dopo questi ripetuti episodi, temendo che qualcuno si fosse rivolto alle forze dell'ordine, la banda aveva raggiunto i ragazzi nel parco di Besana, prima minacciandoli e accusandoli di aver fatto i loro nomi ai carabinieri, poi accerchiandoli in 25 e picchiandoli.

Nell’occasione, per le numerose contusioni, anche facciali,  riportate, tre dei giovani sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso di Carate riportando ognuno 7 giorni di prognosi. In seguito all’ultimo evento i genitori di tutte le vittime avevano sporto denuncia contro ignoti. Sono scattate quindi le indagini dei carabinieri, che, dopo aver acquisito, visionato e analizzato ore e ore di immagini di svariati impianti di videosorveglianza, hanno raccolto numerose prove e indizi di colpevolezza nei confronti dei 12 giovani, fino alla notte scorsa.