20 Dicembre 2021

MILANO - Otto persone tra le province di Milano, Bergamo, Lodi e Monza-Brianza, sono state tratte in arresto perché gravemente indiziate, a vario titolo e in concorso, di importazione di ingenti quantitativi di droga. Tra loro anche alcuni ultras e appartenenti alla Curva Sud del Milan. Tre indagati sono stati condotti in carcere, quattro agli arresti domiciliari e uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di dimora.

L’attività investigativa è stata condotta dai poliziotti della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Milano e ha preso il via a seguito del tentato omicidio di Enzo Anghinelli, ferito alla testa con un colpo di pistola lo scorso 12 aprile 2019, mentre si trovava in via Cadore. Nel corso delle indagini era emerso il coinvolgimento nel traffico di sostanze stupefacenti di M. F., ultras della Curva Sud, già sottoposto a Daspo, e già arrestato proprio dalla Mobile nel marzo 2020, perché trovato in possesso di 300 grammi di marijuana e successivamente gli erano stati sequestrati altri 4 chili e mezzo di droga e 9mila euro trovati in un’abitazione a Capriano.

Le indagini però sono state portati ancora avanti e ulteriori approfondimenti hanno evidenziato gravi indizi relativi al coinvolgimento nel traffico di stupefacenti di altre persone, tra cui alcuni sempre appartenenti al gruppo Curva Sud. In particolare, a seguito della richiesta di collaborazione della Procura di Milano, attraverso Eurojust, alle Autorità Giudiziarie spagnole e francesi, sono emersi elementi investigativi circa l’importazione di ingenti quantitativi di marijuana e hashish dal Marocco, attraverso la Spagna, e di cocaina dal Sud America.

Gli indagati comunicavano tra loro, e con i propri fornitori, tramite cellulari criptati con schede telefoniche olandesi, con cui organizzavano la consegna e il relativo pagamento dello stupefacente trasportato dal Marocco all’Italia su camion e furgoni, occultato tra generi alimentari, che veniva poi consegnato nell’hinterland milanese e successivamente smistato agli acquirenti finali. Ad alcuni dei destinatari della misura cautelare viene contestato l’acquisto in sud America, con pagamento effettuato a Pedrengo (Bergamo), di 10 chili di cocaina sequestrati al Porto di Santos, in Brasile, il 22 aprile 2020, unitamente ad altri 349 chili di cocaina rinvenuta a bordo di una nave cargo. Le indagini comunque non si fermano qui e nelle prossime ore non sono esclusi altri arresti.