05 Novembre 2021

CASSINA DE' PECCHI - Discussione sulla Nokia rimandata. A Cassina de’ Pecchi si prospettavano due (e forse più) serate di consiglio comunale bollenti per esaminare le 60 osservazioni pervenute al Programma integrato di intervento in variante al Pgt per l’area ex Nokia. Invece, martedì 2 novembre, a meno di un’ora dall’inizio dei lavori del parlamentino, il colpo di scena: il gruppo di opposizione Comitato Civico Cassina ha chiesto il ritiro del punto per incompletezza della documentazione pervenuta ai consiglieri. E la maggioranza ha dovuto fare marcia indietro: «Dopo un confronto con i tecnici, abbiamo stabilito che è stata inviata nuovamente solo la documentazione che mancava, questa era almeno la nostra intenzione» ha spiegato il sindaco Elisa Balconi. «Accogliamo però la richiesta dell’opposizione, che merita di avere tutta la documentazione per poter fare una discussione approfondita. Pertanto ritiriamo il punto».
Soddisfatta l’opposizione. «Esprimo un commento di apprezzamento per questa decisione» ha confermato il capogruppo del Comitato Civico Matteo Tacconi. «È capitato anche a noi di essere in maggioranza e non  è facile ritirare un punto, accogliendo le rimostranze dell’opposizione». Parole di apprezzamento a cui hanno fatto eco anche quelle di Doriana Marangoni (Cassina Democratica) e di Yuri d’Alessandra (Progetto Cassina Domani). Discussione quindi rimandata. Precisamente a giovedì 11 novembre, serata in cui è stato convocato un nuovo consiglio comunale. A quel punto si dibatterà sulle osservazioni, presentate quasi tutte dai gruppi consiliari (due dal comitato Bene comune). Le richieste di modifica riguardano in particolare la destinazione degli oneri di urbanizzazione che, in seguito al cambio di rotta che consentirà all’operatore di costruire sette palazzine sull’ultimo lotto libero, sono saliti a circa 6 milioni e 200mila euro. Mentre l’amministrazione li ha destinati alla riqualificazione del municipio e della ex scuola di Sant’Agata, che dovrebbe accogliere la nuova sede della Guardia di Finanza, la minoranza chiede, invece, che vengano utilizzati per scuole e servizi.