16 Novembre 2021

MONZA - Dichiaravano il falso, per avere il reddito di cittadinanza: 30 persone sono state denunciate dai carabinieri di Monza, che hanno sventato una truffa con un danno di oltre 200mila euro. A partire dallo scorso settembre, nel corso di controlli mirati a verificare la reale sussistenza dei requisiti dei percettori del reddito di cittadinanza, i militari hanno controllato oltre 300 individui residenti a Monza, accertando che 30 di loro beneficiavano del sussidio abusivamente.
Per svelare la truffa, i militari hanno svolto indagini patrimoniali sui redditi individuali e dei rispettivi nuclei familiari, ma anche approfondimenti su altri requisiti richiesti per ottenere il beneficio, quali cittadinanza, soggiorno, certificati dei carichi pendenti e condanne, incrociando i dati con la documentazione fornita dall'Inps. Numerose le irregolarità emerse per alterare la propria situazione economica, in modo da rientrare nei parametri per chiedere il beneficio, addirittura casi di genitori che dichiaravano falsi figli a carico o omettevano di riferire redditi percepiti dai propri congiunti, casi di false attestazioni di "nullatenenza", laddove, dalle verifiche dei militari, i percettori e i familiari risultavano proprietari di beni durevoli e anche immobili.
Durante le indagini è stato scoperto un intero nucleo familiare in cui ogni componente percepiva il reddito di cittadinanza, sebbene fossero tutti proprietari di immobili, alcuni anche fuori provincia. Infine, tra le truffe, scoperti  casi di cittadini stranieri che attestavano di essere residenti in Italia da almeno 10 anni, malgrado molti di essi fossero arrivati nel nostro  Paese solo da qualche mese.