25 Giugno 2021

VEDUGGIO - Intorno alle dieci di sera è arrivata una telefonata ai carabinieri del 112. Era di un 42enne algerino che riferiva di essersi perso in una zona adiacente al fiume Lambro, nei campi del Comune di Veduggio con Colzano, dove si era accampato per trascorrere la notte. Lo straniero ha spiegato ai militari che, a causa di un temporale e del conseguente innalzamento delle acque del fiume, era rimasto intrappolato e senza riparo. Avendo pure il cellulare scarico, è solamente riuscito a condividere alcuni  screenshot della sua posizione sulla propria pagina facebook, dall’inquietante titolo “Basta figli rapiti all'estero: verità e giustizia, ci vuole coraggio".

Le ricerche condotte dai militari della stazione di Besana e dei vigili del fuoco di Carate Brianza,  sono immediatamente scattate e hanno avuto esito positivo un paio di ore dopo. I soccorritori l’hanno infatti ritrovato lungo la sponda del Lambro, in buone condizioni di salute. L'uomo ha spiegato di essere vittima del rapimento del figlio avvenuto nei paesi arabi e di essersi incamminato dalla sua abitazione, in provincia di Lecco, in direzione della Svizzera, per recarsi sotto il palazzo dell’Onu di Ginevra al fine di rendere pubblica la sua storia. Accompagnato da personale del  118 al pronto soccorso dell'ospedale di Desio, in un secondo momento ha rifiutato il ricovero.