16 Giugno 2017

Spuntano altri tre casi di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico per l’albanese 40enne irregolare che risiedeva a Peschiera Borromeo e che era stato arrestato con questa accusa nel 2016.  Procediamo con ordine. Lo straniero aveva creato un profilo Facebook finto dove si chiamava Emanuele, aveva 17 anni, e la foto mostrava un fisico da fotomodello. Inevitabile per qualche ragazza un po’ ingenua cascarci e dargli l’amicizia. A quel punto l’albanese iniziava un corteggiamento e dopo avere carpito la loro fiducia riusciva a farsi mandare loro foto sexy. Una volta in possesso degli scatti hot, ricattava le sue vittime: se non avessero acconsentito ad avere rapporti sessuali con lui, avrebbe divulgato le immagini su internet e le avrebbe girate ai loro amici e genitori. Ma lo scorso anno una ragazzina milanese, disperata, si era confidata con i genitori che, a loro volta, avevano avvisato le forze dell’ordine e il 40enne era finito in manette. Da quel momento il nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Desio e dei Tribunali di Monza e Milano hanno dato il via a ulteriori indagini per cercare di capire se ci fossero altri casi simili nel “curriculum” dell’aguzzino. E proprio nei giorni scorsi hanno scoperto che altre tre ragazze erano stato circuite dall’albanese. Si tratta di una 17enne di Napoli costretta ad avere tre rapporti sessuali con lui, un’altra minorenne di Cesano Maderno, due volte obbligata a fare sesso con lo straniero, e infine una 21enne milanese che ha raccontato di avere incontrato il suo violentatore una volta. Le giovani vittime spesso erano costrette anche a ospitare a casa loro  l’aguzzino. In un caso addirittura in uno scantinato. Gli inquirenti nell’appartamento peschierese del 40enne avevano trovato. nel suo computer e su una penna digitale centinaia di foto e di video hard di ragazze nude. Numerosi anche gli scatti “rubati” alle tre ragazze che in seguito ha violentato.