05 Luglio 2019

Come abbiamo già riportato un paio di settimane fa, che le nostre città siano stracolme di amianto, è assodato. Così come che le istituzioni comunali possono fare ben poco se non da tramite, attraverso apposite comunicazioni agli uffici preposti, tra i cittadini e l’ente regionale dell’Agenzia di Tutela della Salute. «L’amministrazione ha predisposto un modulo online che consente di presentare un esposto sulla presenza di amianto negli edifici della nostra città, senza doversi recare fisicamente in Comune», spiega il vicesindaco, Marco Righini. «Inoltre, stiamo predisponendo gli atti necessari al fine di aderire allo Sportello Amianto, che consentirà ai peschieresi di avere informazioni sull’argomento. È infatti nostra intenzione, al termine della campagna di monitoraggio degli odori intrapresa con Arpa, avviarne una nuova, che coinvolga cittadini, aziende e interlocutori sul territorio, per geolocalizzare la presenza di amianto negli edifici cittadini. L’esito di questa campagna verrà inviato a Ats per le procedure di valutazione di loro competenza». Contestualmente, il Comune sta aderendo al Piano Nazionale Amianto, istituito dal Ministero dell’Ambiente, che ha l’obiettivo di intraprendere un monitoraggio e mappatura del territorio in concertazione con Regione e Governo, al fine di evidenziare e intervenire sui bisogni di bonifica a livello locale. È vero, Regione Lombardia ha recentemente approvato il bando per l’assegnazione di contributi al cittadino per la rimozione di coperture e di altri manufatti in amianto da edifici privati, e sembra, quindi, che la battaglia sia stata intrapresa con determinazione, ma i più recenti rilevamenti sono ancora parziali e ci sono stabili, pubblici e privati, fruiti da decine di persone ogni giorno, che potrebbero non essere ancora stati censiti.
Mattia Rigodanza