22 Dicembre 2017

Una storia commovente all’interno di una tragedia. Amante della montagna scivola in un canalone e perde la vita, ma il suo cane, un bracco ungherese, rimane tutta notte sul posto a vegliarne il corpo e la mattina successiva aiuta i soccorritori a ritrovarlo. Il dramma si è consumato nel fine settimana all’Alpe Paglio, nel territorio di Casargo in Alta Valsassina.
La vittima è Silvano Zandonà, 52 anni, di Peschiera Borromeo. Sabato sera i familiari non vedendolo rincasare dalla sua passeggiata in montagna insieme al suo fido amico a quattro zampe l’hanno chiamato a più riprese sul suo telefonino che però squillava a vuoto. A quel punto hanno deciso di dare l’allarme. E sono scattate le operazioni di ricerca a cui hanno partecipato una trentina di uomini del soccorso alpino Valsassina Valvarrone. Quando la mattina seguente hanno ritrovato la sua vettura hanno concentrato tutti gli sforzi in quell’area e poco dopo hanno sentito abbaiare. Era proprio il bracco ungherese che ha fatto di tutto per attirare su di sè l’attenzione dei presenti. A quel punto i soccorritori l’hanno seguito e il cane li ha condotti proprio dove giaceva il corpo del suo padrone. Si trovava in un canalone ripido proprio sotto le piste da sci. Quasi sicuramente ha perso l’equilibrio ed è scivolato per circa 200 metri prima che il corpo si fermasse nel dirupo.
L’animale è rimasto tutta la notte in zona per stare accanto a Silvano Zandonà, in attesa che qualcuno arrivasse in suo aiuto. La vittima non aveva ai piedi né ramponi, né ciaspole, ma questo dettaglio non deve trarre in inganno. Il peschierese non era assolutamente un dilettante. Amava compiere lunghe passeggiate in montagna, ed era anche socio Cai. Purtroppo per lui un errore, in quelle condizioni climatiche particolarmente disagevoli, gli è costato la vita.