15 Dicembre 2017

Continuano senza sosta le iniziative della onlus Charity in the world del peschierese Raffaele Brattoli. Il giorno dell’Immacolata, insieme a  Maurizio Ripa e Vincenzo Candiano, si è recato ad Amatrice per consegnare assegni per un importo di 20mila euro a famiglie messe a dura prova dal terremoto, nonché scatoloni di coperte, piumini e abbigliamento pesante per fare fronte all’inverno. Come d’abitudine, ecco alcuni stralci del suo diario di viaggio. “Rispetto ai mesi passati le strade sono sgombre dai curiosi e non c’è più la presenza in massa delle forze dell’ordine e dei volontari. La viabilità è nettamente migliorata con la riapertura di strade e ponti, alcuni edifici pericolanti sono stati demoliti e diverse macerie sono state asportate. Le casette provvisorie per i terremotati sono aumentate di numero e alcune attività commerciali hanno riaperto. Tutto farebbe pensare al meglio e invece presto dovremo ricrederci. Incontriamo ad Amatrice Roberta, il marito e i suoi due figli. Entrambi hanno perso il lavoro e con un figlio autistico a carico sanno di non potercela fare. Vivono temporaneamente in una roulotte. Ci offrono un pranzo ricco di tradizione e alla fine consegniamo loro un assegno. (...) Nel pomeriggio andiamo a Faizzone di S.Angelo e a piedi ci inoltriamo tra gli scheletri e le macerie di alcune abitazioni. Qui non c’è nessun presidio, chiunque può aggirarsi indisturbato tra muri pericolanti e oggetti personali dei terremotati. La desolazione e il totale abbandono. Una città fantasma. Poco più in là raggiungiamo Luca, un allevatore locale di 37 anni. È nella stalla lesionata dal sisma nella quale continua a recarsi per dare da mangiare alle sue bestie. Lo Stato gli ha costruito una nuova stalla, assieme a una casetta provvisoria in un terreno adiacente di sua proprietà. Ma la stalla non può essere ancora utilizzata per trasferire mucche e pecore perché costruita senza tener conto di alcune necessità e la casa non può essere abitata perché lontana dal luogo di lavoro. Lui e i suoi anziani genitori continuano quindi a vivere tra le macerie. Luca crede nel suo lavoro e nella ricostruzione della sua azienda agricola, ma nelle zone terremotate non si vende più niente, l’economia è ferma. Ceniamo con loro e offriamo la nostra donazione, indumenti e coperte calde, che accettano con umiltà. (...) Il giorno seguente andiamo a Camerino, da Orietta. Sua madre e  suo padre, malato cronico alle vie respiratorie (sopravvive grazie ad una bombola di ossigeno), vivono in una fredda baracca, mentre lei e suo marito Maurizio hanno un lavoro precario, con un figlio affetto da epilessia grave. E anche a loro consegnamo il contributo raccolto». Chi volesse avvicinarsi a Charity in the world e dare il suo contributo può trovare tutte le informazioni del caso sulla pagina Facebook della onlus.