19 Gennaio 2018

Una mail perfettamente identica a quella dell’Ansaldo, il nome di un dirigente corrispondente a uno reale, un paio di telefonate dove le credenziali spese sono credibilissime, poi l’ordine e la truffa è servita. A cadere nella rete questa volta è stata un’azienda peschierese, la Eure Inox di Renato Nemfardi, che si occupa prevalentemente di trafileria di acciaio inossidabile e profili speciali. «C’è stata chiesta una fornitura di vari diametri per un totale di circa 12 tonnellate» spiega Nemfardi. «Avevamo proposto il pagamento anticipato, poi ci siamo accordati sul saldo contestuale alla consegna della merce. La dinamica di ordine non ci ha mai convinto fino in fondo per cui abbiamo deciso di dividere in due lotti la fornitura, dato che il cliente era nuovo. Questa è stato una fortuna perché, dopo aver registrato il mancato pagamento del primo lotto, abbiamo immediatamente bloccato il secondo, ben più corposo». Questo purtroppo non ha impedito un raggiro di ben 42mila euro, «e il secondo lotto aveva un importo decisamente maggiore», prosegue il presidente di Eure Inox. «Il materiale è stato ritirato direttamente in azienda da un noto corriere incaricato dal finto dirigente Ansaldo, che poi ha fatto rilevare la merce da un secondo corriere questa volta fittizio, che ha fatto perdere le proprie tracce. Quando abbiamo visto che il pagamento tardava, abbiamo iniziato a sollecitarlo e nel frattempo bloccato la fornitura. Il truffatore a quel punto ha intuito che ci stavamo insospettendo e da un giorno all’altro non ha più risposto a mail e naturalmente nemmeno al telefono». A quel punto Nemfardi ha contattato Ansaldo. «Ci hanno immediatamente passato il loro ufficio legale perché, a quanto pare, non era la prima volta. Ci hanno spiegato la modalità con cui loro chiedono forniture, un sistema completamente diverso da come si è sviluppata la nostra trattativa. Chiaro che loro non hanno nulla a che vedere con quanto abbiamo subito. Ho segnalato la mia storia anche al sito internet www.siderweb.net, seguito da chi lavora nella siderurgia, per mettere in guardia un po’ tutti. Ho anche sporto regolare denuncia ai carabinieri di Peschiera, che hanno avviato le indagini».