08 Giugno 2018

I Comuni dell’hinterland sud est di Milano accolgono, ascoltano e sostengono le donne vittime di violenza. Lo scorso metà maggio è stato inaugurato a San Donato il Centro Donna, uno spazio di assistenza e protezione rivolto a chi si trova in condizioni di difficoltà domestica. Il centro è l’espressione dell’impegno di tutti gli enti locali che hanno deciso di mettersi al servizio di una vera e propria rete antiviolenza a cui aderisce il distretto paullese, composto dai comuni di Peschiera Borromeo, Mediglia, Pantigliate, Paullo e Tribiano, il distretto sud est Milano, con Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Melegnano, San Donato, San Giuliano, San Zenone al Lambro e Vizzolo Predabissi, e altre realtà del territorio come l’Azienda Sociale Sud Est Milano, l’Ats di Milano, l’Asst di Melegnano e Martesana, il Policlinico di San Donato, le forze dell’ordine locali e altri operatori del terzo settore. Il servizio si rivolge non solo a chi è vittima di abusi fisici e sessuali, ma anche a chi subisce violenza verbale, insulti, minacce, svalutazioni, umiliazioni e persecuzioni. All’interno del centro collaborano diverse figure professionali in grado di offrire supporto a 360 gradi: avvocati, assistenti sociali, psicologi, educatori, tutti di sesso femminile. La gratuità e la riservatezza sono le caratteristiche principali del percorso assistenziale che viene avviato e che, nei casi più gravi, comporta la tutela attraverso il trasferimento in strutture protette gestite dalla Fondazione Somaschi. Caterina Molinari, sindaco di Paschiera Borromeo, ente capofila del distretto Paullese, ha subito voluto sottolineare come occuparsi della lotta alla violenza sulle donne sia un dovere sia civico che etico. «Abbiamo l’obbligo di intraprendere ogni azione che possa salvaguardare il benessere e la vita di chi si trova in difficoltà, e questo non comporta solo l’apertura di uno spazio specifico ma anche la promozione di una cultura diversa, attraverso serie campagne di sensibilizzazione», ha dichiarato il primo cittadino peschierese, che recentemente ha partecipato anche alla posa in un giardino di Segrate di una targa in ricordo di una donna uccisa, proprio nel Comune limitrofo, dal suo ex compagno. «Ringrazio i nostri distretti sociali che hanno reso possibile la progettazione e la realizzazione di questo importante servizio territoriale che mi auguro possa da subito portare benefici concreti». A seguire l’intero progetto dall’inizio è stato l’assessore alle Politiche Sociali Antonella Parisotto, che era presente anche all’inaugurazione dello spazio. «L’apertura del Centro Donna segna la fine di un lungo e intenso percorso di progettazione e l’inizio di un cammino che ci vedrà impegnati in prima persona fino alla fine del 2019», ha spiegato l’esponente di giunta. «Siamo molto contenti di aver creato una profonda sinergia tra le diverse istituzioni, con l’obiettivo di comunicare fiducia e di favorire un reale cambiamento nella vita delle donne che sentono la necessità di avvicinarsi a un servizio di questo tipo». Insomma, un primo passo verso una società più giusta e solidale sembra essere stato fatto. Ora l’importante è non fermarsi alle formalità ma continuare sulla via di una svolta culturale che ci porti verso un mondo senza iniquità di genere e soprattutto senza violenza.
Mattia Rigodanza