Falletta presenta il progetto

Al vaglio l’ipotesi di sostituire il collegamento su ferro con una più economica e moderna cabinovia. Il primo cittadino: «Aprire i cantieri a tempi di record»

09 Maggio 2014

Per ora resta un’ipotesi progettuale, ma la frase: «Cara, oggi vado in ufficio in cabinovia», potrebbe in un futuro prossimo diventare di gergo comune tra gli abitanti di Peschiera e Segrate. Ciclicamente l’ipotesi di realizzare una monorotaia o una sorta di collegamento a fune che unisca Segrate con Linate e l’Idroscalo torna a colorare le pagine dei giornali, ma mai come questa volta sembra così reale. Tanto che anche i muri della Sala Vivaio di Palazzo Isimbardi, mercoledì scorso, ne sono stati testimoni durante la conferenza stampa di presentazione del progetto tenuta da Guido Podestà, presidente della Provincia, dal sindaco Antonio Falletta e dal primo cittadino di Segrate Adriano Alessandrini. «Un altro atto concreto che la Provincia compie per la realizzazione della Città Metropolitana» ha dichiarato Podestà. «Una realtà come Milano, alle porte di Expo, non può non preoccuparsi di risolvere i problemi di mobilità e trasporto dei comuni del proprio territorio». Il progetto, in fase avanzata di studio, prevede un percorso circolare realizzato su una monorotaia, oppure con un sistema più moderno ed economico di telecabine aeree. La stazione di partenza è stata pensata al Forlanini, sede del futuro capolinea della linea 4 del metrò, e la prima fermata prevista è il Parco Esposizioni di Novegro. Poi il mezzo proseguirà verso Segrate facendo tappa a Redecesio, al nascente Westfield Milan, il colosso commerciale che sorgerà entro il 2017 nell’area dell’ex dogana, e alla stazione ferroviaria. Consentendo così di collegare direttamente Linate, la Fiera di Rho e Malpensa. Altri stop dai vicini di casa sono stati pensati alla Punta dell’Est e nei pressi di San Felice. Poi il collegamento sconfinerebbe verso Peschiera, alla Longhignana e nelle frazioni di San Bovio, Bettola, Zeloforamagno e Mezzate per poi tornare al via. «La monorotaia sarà un salto di qualità per Peschiera, ci permetterà di sfruttare tutte le potenzialità di Expo per il rilancio economico del territorio e per collegare le frazioni con un sistema di trasporto veloce, economico e sostenibile» spiega Falletta che indica nel 2015 la data di realizzazione del primo tratto. «Il prolungamento della M3 è un’opera irrealizzabile: la Corte dei Conti ha bocciato il progetto perché troppo costoso. Sono 20 anni che tutti la promettono inutilmente. La monorotaia è la soluzione perfetta. Questo è il momento giusto per ottenere il risultato, vogliamo dimostrare che siamo in grado di sconfiggere la burocrazia e realizzare la monorotaia a tempo di record». Ma la Rete sorride ironica al progetto della monorotaia. In particolare gli utenti che seguono il profilo Facebook del sindaco uscente di Peschiera Antonio Falletta, in questi giorni rovente per l’avvicinarsi delle urne, hanno espresso le loro perplessità nel post pubblicato dal primo cittadino. Nessuna menzione via Facebook al progetto, invece, da parte di Adriano Alessandrini e Guido Podestà, ma nemmeno il sito della Provincia di Milano riporta la notizia. E pare che anche in Regione chi ogni giorno mastica pane e infrastrutture sia cascato dalle nuvole. Almeno secondo quanto riferisce sempre via social network il consigliere regionale segratese del Patto Civico di Ambrosoli, Paolo Micheli: «Nemmeno la penna geniale del padre dei Simpson, Matt Groening, che nel 1993 dedicò un’intera puntata alla farlocca monorotaia di Spriengfild, avrebbe saputo fare meglio. Il progetto della monorotaia o cabinovia che dovrebbe unire Linate, Segrate e Peschiera, giorno dopo giorno assume i connotati di una fantasiosa promessa da campagna elettorale. Basato apparentemente sul nulla, è stato presentato dal presidente in scadenza della Provincia Guido Podestà, dal sindaco Adriano Alessandrini (a fine mandato nel 2015) e dal vicino di casa di Peschiera Antonio Falletta. Così questa mattina tanto per approfondire l’argomento ho chiesto notizie del progetto agli uffici della Regione che si occupano infrastrutture. La risposta? Non ne sappiamo nulla».