15 Settembre 2017

L’assessore alle Politiche Culturali Chiara Gatti non ci sta e vuole rispondere alle polemiche scatenatesi negli ultimi giorni a proposito del cambio di gestione del teatro De Sica e della scuola civica di musica, cercando di fare chiarezza. «Siamo molto stupiti della disinformazione che circola tra i cittadini», le prime parole dell’assessore. «Per quanto riguarda la scuola di musica, la Corte dei Conti ci ha imposto di esternalizzare la gestione perché il Comune non può più farsi carico di così tanti mandati diretti come quelli degli insegnanti. Parliamo di un atto amministrativo dovuto, non di una scelta politica. Carbonara ha svolto molto bene il suo operato, e noi lo ringraziamo, ma purtroppo ha perso la nuova gara d’appalto e noi non possiamo dare affidamenti in base alle nostre simpatie», conclude l’assessore. C’è poi la questione che riguarda il cinema teatro De Sica che va più o meno nella stessa direzione. «Anche in questo caso siamo dispiaciuti per la continuità che verrà a mancare, ma una volta che il bando è scaduto si è dovuta indire una nuova gara e Ricchiuti, che in precedenza gestiva la struttura, ha perso a favore di un’associazione il cui progetto è stato giudicato più completo dagli organi competenti, non certo dal governo comunale», spiega l’esponente di giunta. «La polemica scatenata poi dall’opposizione sulle infiltrazioni non sta né in cielo né in terra: innanzitutto i lavori al tetto sono appena stati fatti a regola d’arte, e poi è stato verificato che l’acqua è entrata dai terrazzini che avevano gli scoli completamente intasati, cosa che riguarda la manutenzione ordinaria in carico alla gestione, non al Comune. I tecnici stanno appurando di chi sia la responsabilità».
Ma. Ri.