I bambini del Pedibus a lezione dei segnali stradali

Una carovana alla scoperta delle regole e dei segnali stradali. Ieri mattina gli accompagnatori del comitato Pedibus hanno effettuato la loro prima uscita didattica assieme a una quarantina di bambini della scuola materna Antichi fontanili di San Bovio. Alcune maestre hanno, infatti, sviluppato un progetto che mira a sensibilizzare i piccoli studenti, in modo che possano vivere la città in modo consapevole e responsabile fin da giovanissimi. Cosí, per un paio d’ore, i vialetti, le strade e le aree verdi della frazione sono state invase da piccoli cartelli che invitavano a rispettare l’ambiente, da passaggi a livello temporanei e da tanti piccoli pedoni assorti nell’ascoltare i consigli degli accompagnatori. L’iniziativa è terminata con un divertente quiz e una prova guida con tanto di volante finto, per poi vedere tutti i partecipanti promossi a pieni voti. “Alla base del Pedibus non c’è solo la garanzia di un servizio di accompagnamento casa-scuola”, ha commentato Marina Valota, referente del progetto, “ma anche la volontà di trasmettere ai bambini un set di valori nei quali crediamo fortemente. Uno di questi è il rispetto delle regole dell'uso della strada sia come pedoni che come utenti a due o più ruote, e, più in generale, il rispetto del territorio e del bene comune. L'aver lavorato insieme a validissime maestre per offrire a un gruppo di bambini della materna di San Bovio due ore pratiche e ludiche di educazione stradale come momento conclusivo di un progetto curricolare scolastico ci ha permesso di rendere tangibile in modo diverso la nostra presenza nella frazione, al servizio dei nostri piccoli amici e delle loro famiglie. Inoltre, crediamo molto nelle sinergie che si possono creare tra i diversi attori che operano sul territorio, in questo caso la scuola. Siamo convinti, infatti, che quando si persegue un fine comune l'unione delle rispettive idee, campo d'azione, esperienze e capacità porta sempre a risultati più soddisfacenti e a un valore aggiunto inestimabile”. 

Mattia Rigodanza