15 Febbraio 2024

Il festival di Sanremo si è chiuso con il trionfo di Angelina Mango e la sua “La noia”. Un’edizione, la 74esima, lunga e ricca di avvenimenti, soprattutto per chi l’ha dovuta narrare ai propri ascoltatori, proprio come hanno fatto Mattia Liverani e Livia Balestrieri di Radio Active 20068, che per la prima volta, infatti, sono andati in onda dalla città dei fiori con il loro programma “Quelli della mattina”, ribattezzato per l’occasione “Quelli di Sanremo”. Nei loro collegamenti, da lunedì 5 febbraio a sabato 10, hanno ascoltato i migliori successi dei cantanti in gara e poi commentato le serate seguivano dalla sala stampa. E, a bocce ferme, hanno accettato di raccontarci la loro esperienza.

“È stata  iperpositiva” esordisce Livia “Sanremo è un tritacarne e la sua vita è molto frenetica”. Anche Mattia concorda: “È la settimana dell’intrattenimento italiano: tutto gira attorno a questa città ed è impossibile non perdersi qualche evento”. Questo, nonostante le loro giornate iniziassero molto presto: la sveglia, infatti, era puntata alle 9.30, in modo da avere giusto il tempo per accendere la propria attrezzatura e trasmettere dalle 10 alle 11.30. “È stato molto divertente fare radio dalla casa” spiega Livia “Abbiamo costruito il nostro studio, che abbiamo chiamato Radiactivello, un po’ come l’Aristonello di Fiorello”. Una volta ridata la linea a Peschiera, poi, non c’era tempo per riposarsi: i due conduttori scendevano subito fra le vie di Sanremo, a caccia di interviste e storie da raccontare. “Fra le strade si respirava il festival” afferma Mattia “I negozi trasmettevano i brani in gara, c’erano un sacco di artisti e di imitatori”. E alcuni di loro sono stati degli ospiti particolarmente memorabili “Abbiamo incontrato un’imitatrice di Cleopatra, opinionista e soubrette, che si presentava anche come l’incarnazione di Mina e di Sandra Milo” dice Livia “Oppure abbiamo conosciuto Jorge, un signore che veniva dall’Honduras e non parlava per niente l’italiano, ma cantava un sacco di brani nella nostra lingua”.

Quando, invece, si apriva il sipario dell’Ariston, loro correvano in sala stampa a districarsi tra classifiche e critiche. “Le polemiche sono reali e inevitabili” racconta Mattia “però ci è dispiaciuto per la reazione nei confronti di Geolier. Noi siamo stati fra i pochissimi che hanno applaudito alla serata dei duetti. È vero anche che l’età media della sala stampa è alta, nonostante i dati parlino chiaro. Sanremo ha registrato l’88% di share fra i giovani con un’età compresa tra i 17 e i 25 anni e anche sul podio tutti i primi cinque fanno parte o parlano alla gen Z. Eppure, eravamo una decina i rappresentanti di questa generazione”. Essere circondati, però, da professionisti navigati del settore è stata sicuramente una grande scuola. “La cosa che mi ha più impressionato” lo incalza Livia “è che tutti lavoravano costantemente e ciò è di grande ispirazione per chi vuole fare questo mestiere come noi. Quando guardi il festival in diretta, ad esempio, a volte non ti rendi conto della risonanza che può avere un singolo momento. A prima vista non avevo percepito lo sketch di John Travolta come un caso mediatico. Dieci minuti dopo, invece, stavo cercando un articolo e mi sono trovata a leggere un pezzo a riguardo. Non solo ho pensato che lo avesse scritto, in così poco tempo, qualcuno potenzialmente seduto a fianco a me, ma mi sono anche resa conto di quanto l’ospitata fosse stata cringe”.

E si sa, Sanremo non è Sanremo se, nel bene o nel male, non fa parlare di sé e tutto sommato Amadeus può dichiararsi più che soddisfatto di quello che ha presentato come suo ultimo festival. “Da dentro non si capisce se ci sia uno spiraglio che possa tornare” rivela Mattia “secondo me è possibile, ma forse è un po’ un’illusione”. Questo è l’unico aspetto su cui i due conduttori non sono d’accordo “No, credo proprio che il suo sia stato un saluto finale” dice Livia.

Sull’aspetto musicale, invece, la pensano esattamente allo stesso modo: è stata un’edizione piena di artisti e con canzoni belle e radiofoniche. “Una delle scoperte di quest’anno è BigMama” prosegue Livia “Poi sono stati molto bravi anche La Sad e Clara”. Quello dell’Ariston, però, è anche un palco che ha il potere di rilanciare cantanti già noti verso un pubblico più generalista. “Il vincitore morale per noi è Ghali” afferma Mattia “Alcuni suoi brani erano già molto conosciuti, ma con la sua partecipazione è riuscito ad arrivare alla fascia degli adulti”. E alla fine di una settimana così movimentata, il rientro porta con sé numerosi ricordi, insieme a tanto sonno arretrato. “Non mi sono accorto di quanto fossi stanco finché non sono arrivato sulla soglia di casa. Era però non tanto una stanchezza fisica, quanto emotiva, data dal fatto che era appena finito un evento importante a cui mi ero preparato moltissimo”. Un bel carico di contentezza, così lo definiscono. “Non vedo già l’ora che inizi il prossimo Sanremo” esclama Livia “Abbiamo tutti e due la valigia pronta”. E sul finale, i due conduttori si lasciano andare a dei sinceri ringraziamenti “Grazie a tutta la nostra famiglia di Radio Active e Active News che ci supporta sempre, e in particolare a Raffaele Vailati, il nostro direttore e papà radiofonico, che ci ha permesso di vivere questa esperienza”.

Chiara Fasoli