11 Maggio 2018

A un anno dalla sua tragica morte, San Bovio si stringe intorno alla famiglia di Rowena Manalo e lo fa nel modo che lei amava di più, all’insegna della musica, dello sport e di un’allegria palpabile. Rowena è morta per un’infame malattia lasciando tre bambine, un neonato e un vuoto in tutta la piccola comunità peschierese. Nata e cresciuta nella frazione, la giovane ragazza filippina è sempre stata un esempio di correttezza e simpatia, riuscendo a farsi voler bene da tutti e crescendo a sua volta molti bambini con il suo impegno come baby sitter. Dopo appena un anno il suo ricordo è ancora vivo, ma invece di compiangere la cugina scomparsa, Json Adriani ha deciso di organizzare una festa in suo onore mettendo al centro dell’attenzione i più piccoli e la collaborazione tra la comunità italiana e quella filippina, che a San Bovio vivono da sempre nella più totale armonia. «Lo scopo dell’evento è stato quello di ricordarla e sensibilizzare le persone su quanto sia stata importante per tutti noi», spiega l’organizzatore. «Tutto questo nasce anche dall’esigenza di fare qualcosa per la sua famiglia, infatti abbiamo allestito un punto dove i partecipanti potevano lasciare un’offerta. Non abbiamo mai voluto fare qualcosa di eclatante, ma piuttosto di usare la nostra passione, ovvero i pattini, per stimolare la partecipazione e la collaborazione tra le due comunità». Ruolo importante è stato ricoperto anche dall’amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio all’iniziativa.
«Vorrei ringraziare l’assessore Chiara Gatti per la disponibilità e l’efficienza. In generale le istituzioni mi hanno aiutato davvero molto. Un ringraziamento speciale va anche a Raffaella Parodi, Roberta Cardini e Lisa Delucchi», sottolinea Json. L’iniziativa ha preso il via alle 12 di domenica scorsa presso il Parco degli Angeli di via Veneto. Sono subito accorse moltissime persone che hanno pensato di sfruttare il bel tempo per una giornata diversa. La prima parte della festa è stata dedicata ai ricordi di Rowena: mentre i bambini lasciavano volare dei palloncini in cielo, sono stati letti alcuni discorsi dedicati alla giovane mamma. Nel frattempo la comunità filippina ha allestito un piccolo angolo pic nic autogestito con bibite e cibo tipico, e molti dei partecipanti ne hanno approfittato per assaggiare qualche prelibatezza filippina. La giornata è continuata tra partite di pallacanestro e giri in bici quando ad un certo punto è stato il momento di passare al pezzo forte dell’evento: i rollerblade. Json, infatti, è un blader professionista e membro della nazionale italiana di rollerblading insieme a suo fratello Gabriel, anche lui presente al party. I due, insieme ad altri atleti loro amici, si sono dedicati a insegnare ai più piccoli a usare i pattini e subito, intorno alla pista da pattinaggio, si è riunito un folto drappello di genitori che guardavano i loro figli muovere qualche passo accompagnati dagli istruttori. Insomma, un vero e proprio workshop su come approcciarsi al pattinaggio. A un certo punto i riflettori si sono accesi sulle rampe del parco dove i Sons of Bladers, team di pattinatori freestyle professionisti e riconosciuti anche a livello internazionale, hanno dato spettacolo lanciandosi su e giù dagli ostacoli, offrendo una grandissima prova di tecnica e stile, sprezzo del pericolo e tanto talento.
Inutile sottolineare l’ammirazione da parte delle decine di ragazzi che nel frattempo si erano riuniti intorno alla pista a incitare e applaudire gli atleti. La giornata si è conclusa con un altro momento molto toccante di raccolta intorno ai racconti di chi era Rowena. «Mia cugina è stata un ponte che ha riunito la comunità italiana con quella filippina, dedicarle un evento del genere è il minimo che potessimo fare», conclude Json. «Inaspettatamente sono venute davvero tantissime persone. Abbiamo raccolto più di 1500 euro per i bambini di Rowena e questo non può che riempirci di orgoglio. Lo scopo è rifarlo una volta l’anno, sempre in questo posto e con queste persone, perché sono le stesse che lei amava tanto».
Mattia Rigodanza