08 Novembre 2019

Seppur fuori dal contesto urbano del quartiere, l’ex campus Microsoft rappresenta un luogo dalle enormi risorse per tutta la comunità di San Bovio. «Da quando la multinazionale americana ha deciso di spostarsi a Milano, la struttura ha subito avuto l’esigenza di trasformarsi in qualcosa che rispecchiasse lo stesso indirizzo di ricerca e sviluppo improntato sull’innovazione tecnologica», spiega Giulia Vitali, figlia di Achille, proprietario dell’omonima impresa edilizia che, oltre ad aver costruito l’impianto, è stata coinvolta nella gestione, ereditando anche la responsabilità di dare nuova vita all’area dopo l’uscita di scena del colosso di Bill Gates. «Quando Microsoft ha delocalizzato, gli utenti della struttura sono scesi da 1.500 a meno di 300. Con un lungo lavoro siamo riusciti a coinvolgere diverse aziende e a ripopolare quello che oggi è diventato l’Innovation Campus Milano, un polo di sviluppo tecnologico che vede al suo interno la presenza di compagnie come Dhl, Ibm e Bcc. Quello che lega le imprese presenti nel campus è la voglia di creare un ambiente dinamico e giovanile, un format che guarda al futuro attraverso spazi condivisi, co-working e luoghi di socialità per chi vive la struttura a 360 gradi». L’idea di Microsoft di fornire ai dipendenti tutti i servizi necessari per realizzare un polo confortevole si è concretizzata in spazi che vivono tuttora, come la mensa, l’auditorium, le sale training, la lavanderia e la palestra, ma si può fare ancora meglio. «All’interno del campus esiste una struttura molto grande che era adibita ad asilo nido e che al momento non ha più una destinazione», continua Giulia. «Sembra, però, che l’asilo non sia un servizio di cui i dipendenti sentano la necessità e ci sembra, allora, interessante aprire lo spazio anche ai residenti della zona. L’importante è creare un luogo di condivisione e sostenibilità, e per questo ci apriremo alle proposte di associazioni e gruppi del territorio».
Mattia Rigodanza