30 Luglio 2020

Anche ora che il peggio sembra passato, il Coronavirus continua a seminare polemiche e incertezza. La pandemia ha compromesso molti aspetti della nostra quotidianità e rischia di farlo ancora per molto tempo. La scuola è senza dubbio una di quelle tematiche attorno alle quali è ancora difficile fare chiarezza. Quando potrà ripartire in sicurezza? Quali misure di profilassi verranno attuate? Quali ripercussioni subirà l’offerta formativa? All’istituto comprensivo Fabrizio De Andrè, e in particolare alla sezione di San Bovio dedicata all’infanzia, ci sono genitori che covano molti dubbi circa la gestione della riapertura da parte della dirigenza scolastica. Perplessità alle quali nè il decreto ministeriale di maggio nè il verbale del consiglio d’istituto del 22 luglio nè la circolare diffusa il giorno seguente hanno saputo dare risposte soddisfacenti.

“Quello che emerge dalle fonti normative, dai verbali e dalle circolari emanate fino a oggi, è che all’asilo le attività scolastiche riprenderanno il 14 settembre, che le ore giornaliere saranno limitate a 5, che le entrate e gli ingressi saranno scaglionati, che le classi verranno suddivise in 12 gruppi, che verranno fatti dei lavori per mettere in sicurezza la struttura e chi ne usufruisce, e che il Comune garantirà un tempo di sostegno fino alle 18 tramite la Cooperativa Spazio Aperto Servizi”, sostiene Luisa Gamberini, una delle mamme portavoce di alcuni genitori di San Bovio che sta cercando un confronto con la dirigenza. “Come madri non possiamo che farci delle domande, mosse dalla preoccupazione per le sorti dei nostri figli. Ci chiediamo come mai l’Istituto Montalcini, anch’esso peschierese, abbia deciso di partire regolarmente con l’orario normale senza ridurlo. È una questione di personale a disposizione? Non è che, allora, la dirigente del De Andrè sta usando la scusa della sicurezza per nascondere il fatto che diversi insegnanti l’anno prossimo non saranno disponibili? Per quanto riguardo gli spazi: quando saranno pronti per garantire lo svolgimento delle attività nel rispetto delle misure di profilassi? La riduzione degli spazi graverà sull’offerta formativa? Tutti ricordiamo le criticità sorte quando in passato, per colpa dei lavori di manutenzione, avevamo assistito a una drastica riduzione delle aree della struttura fruibili. Poi, si è fatto riferimento al fatto che le entrate e le uscite avverranno attraverso due cancelli diversi per evitare assembramenti, ma perché non si è valutato di aprire un varco nella rete che da sul parco adiacente? E i lavori sui camminamenti interni ed esterni cosa comporteranno?”.

Le domande sono tante e di diversa natura, poiché le direttive emanate fanno riferimento a diverse aree di intevento. “A proposito delle tempistiche”, continua il genitore “ad agosto il personale sarà a scuola a lavorare per garantire che sarà tutto pronto nei tempi prestabiliti? Cosa si intende nello specifico quando si parla di agire sui percorsi e di riorganizzare le aule? Ci vorranno dei bandi per assegnare i lavori da Covid? E per quanto riguarda le ore pomeridiane, la cooperativa è l’unica soluzione che è stata considerata? Quando partirà con il doposcuola? Verrà rispettata la suddivisione in gruppi anche il pomeriggio? E, soprattutto, gli educatori della cooperativa si confronteranno costantemente con le maestre? I costi delle ore pomeridiane graveranno sulle famiglie o se li accollerà il Comune?”.

I dubbi sono tantissimi e le mamme dei bambini dell’asilo sono un fiume in piena che pretende risposte adeguate. “Se un insegnante si ammala quali provvedimenti sono stati previsti?”, prosegue Gamberini. “Da quante unità è composto il personale Ata? Siamo sicuri che riuscirà ad assolvere a tutti i compiti ordinari e straordinari? Ci è stato detto che l’inserimento inizierà dal 3 al 5 ottobre, si sono accorti che il 3 è un sabato? E come cambierà l’inserimento dato che normalmente interessa due settimane? E, infine, la dirigenza sarà pronta e disposta a cambiare le direttive ogni qualvolta il Ministero pubblicherà diverse linee guida?”.

Le richieste sono tante e rischiano di mettere la dirigenza con le spalle al muro. “Capisco benissimo le difficoltà delle famiglie e le criticità che si trovano ad affrontare”, spiega la dottoressa Daniela Spanó, preside dell’istituto. “Anche io sono una mamma e sto vivendo questa situazione sulla mia pelle. Mi piacerebbe moltissimo poter ricominciare a settembre con gli orari e le classi normali, ma sulla mia figura grava una responsabilità penale che mi induce a usare tutta la cautela possibile. Detto questo, posso iniziare a rispondere ad alcune perplessità che mi sono state pervenute. Se la Montalcini inizierà a regime normale è perché, evidentemente, gli spazi a loro disposizione glielo consentono. La nostra struttura, invece, presenta aule piccole non conformi alle misure di sicurezza da adottare. L’inserimento previsto dal 3 al 5 ottobre potrebbe esser stato un semplice errore di comunicazione, nel caso vedrò di rimediare al più presto. Per quanto riguarda il nostro impegno, vi assicuro che saremo qui tutto agosto a lavorare per garantire una riapertura in tutta sicurezza. Detto questo, mi preme sottolineare che siamo in costante attesa di nuove linee guida e ci faremo trovare pronti qualora le direttive ministeriali cambiassero. Per il momento non possiamo che attenerci ai decreti, le normative, le circolari e i documenti che le istituzioni e la comunità scientifica aggiornano costantemente. Da parte mia c’è tutta la disponibilità ad aprire un dialogo costruttivo con i genitori e lo faró utilizzando le sedi e i canali più appropriati”.

La situazione è, dunque, da tenere monitorata, visti gli stravolgimenti repentini che ci sono stati negli ultimi mesi relativamente alla questione scuola. Nel frattempo, però, il Provveditorato agli Studi di Regione Lombardia sembra che abbia protocollato un esposto con cui avvierà degli accertamenti per verificare che effettivamente tutti i genitori abbiano votato all’unanimità l’ultimo verbale del Consiglio d’Istituto, cosa che ad alcune mamme non risulta affatto. 

Mattia Rigodanza