02 Febbraio 2024

Per la sezione peschierese di Fidas il 2023 è stato un anno davvero importante. Innanzitutto si è registrato un leggero incremento delle donazioni fino ad arrivare a 383, con 230 iscritti e 193 donatori attivi (dove per attivi si intende, come prevede la legge, che abbiamo computo almeno una donazione negli ultimi 24 mesi), senza contare quelli fermi per i motivi più diversi (per esempio gravidanza, allattamento, ripetuti viaggi fuori dall’Unione Europea) che non consentono loro di essere “attivi.

“Anche per l’anno trascorso i nostri volontari sono stati presenti nelle scuole della nostra città con il progetto “Un mare di gocce” volto a far conoscere il valore della donazione gratuita e quello del sangue in particolare” spiega il presidente Giuseppe Iosa. “Vale come sempre la nostra più profonda convinzione che nutrire le nuove generazioni sui valori di gratuità, dono e attenzione disinteressata verso il prossimo può consentire loro di diventare adulti di qualità e quindi donne e uomini pienamente inseriti nel tessuto sociale della nostra società con un valore aggiunto di idealità”.

Lo scorso anno è stato anche avviato il progetto “Metti radici” che prevedeva di piantumare un albero per ogni prima donazione compiuta da un under 30. E sono stati ben 22. Ma il 2023 ha registrato anche qualche complicazione. “Come Fidas Milano, di cui Peschiera è una sezione” prosegue Iosa “c’è stato un sensibile calo delle donazioni con un netto – 5,73%. Sicuramente in parte determinato dalla impossibilità di portare i ragazzi dell’istituto “Calvino” di Rozzano a compiere la loro prima donazione a termine del progetto del Mare di gocce. La sezione di Paullo, da sempre la locomotiva di tutta Fidas Milano, registra da anni un calo costante. In questo contesto in cui un po' tutto il mondo dell’associazionismo e in particolare quello della donazione di sangue soffre, Peschiera si rivela tuttavia una sezione viva e vitale grazie al suo Direttivo e ai volontari. Sono moltissime le attività svolte sul territorio tra cui la posa della Panchina del donatore in collaborazione con l’amministrazione comunale”. E per questo 2024 cosa ci si aspetta? “Ci attende un grande impegno ma siamo certi che l’entusiasmo non ci mancherà anche grazie alla robusta rete di relazioni con le altre associazioni”.