30 Aprile 2021

La carenza di medici di base oramai è arrivata allo stremo. E così il sindaco Caterina Molinari si è fatta promotrice di una lettera, firmata anche da altri 67 primi cittadini dell’hinterland milanese che stanno affrontando la stessa situazione, e l’ha inviata a Ats e a Regione Lombardia. Nella missiva si richiede la presa in carico del problema e la condivisione di una strategia di intervento che possa trovare un rimedio alle conseguenze del progressivo invecchiamento e del mancato rinnovo generazionale dei medici di famiglia, ma anche dei pediatri. Attualmente a Peschiera i pediatri sono tre mentre i medici condotti una dozzina, ma nei prossimi mesi almeno tre di loro andranno in pensione e non ci sono i loro sostituti.

«Già nel 2016, quando incontrai per la prima volta i vertici di Ats, feci presente che la situazione era critica e che quanto prima sarebbe diventata un problema serio» spiega Molinari. «Ebbene ora siamo arrivati al collasso. Sono già tanti i peschieresi che sono costretti a rivolgersi a medici di altri Comuni, mentre i nostri hanno un numero di pazienti troppo elevato e di complicata gestione, soprattutto in questo delicato momento di emergenza sanitaria che stiamo attraversando». La questione è semplice: per diventare medici di base, bisogna specializzarsi in medicina generale, ma oramai quasi tutti preferiscono altre abilità. Ed ecco che il loro numero si è ridotto in maniera drastica.

«Noi abbiamo messo a disposizione strutture ad affitti bassi dove potere esecitare» prosegue il primo cittadino, «ma il nostro impegno non basta più. Serve una strategia comune che parta da Ats e dall’assessore regionale al Welfare. Quello che nella lettera abbiamo evidenziato è che il covid ci costringe ad avere ancora più bisogno della vicinanza del medico di famiglia e l’assenza di un adeguato presidio sanitario numericamente compatibile con quello dei pazienti, pone ancor più in difficoltà sia i medici stessi che i cittadini, creando diffusi disagi nella gestione delle visite e nella possibilità di dedicare il giusto tempo e attenzione alle richieste dell’utenza». A questo punto non resta che sperare in una risposta quanto più immediata possibile. Da segnalare che nelle 67 firme che sottoscrivono la lettera in questione, troviamo anche quelle dei sindaci di Segrate, Pioltello e Cernusco.