10 Settembre 2020

Tutto è bene ciò che finisce bene. Le tensioni tra la dirigente scolastica dell’istituto De Andrè e i genitori dei bambini della scuola materna sembrano essersi placate, almeno per ora. Dopo l’ennesima riunione, infatti, sono state illustrate le nuove direttive con cui insegnanti, genitori e studenti dovranno fare i conti sia dal punto di vista della didattica sia per quanto riguarda la logistica e l’organizzazione degli spazi. “Finalmente alcuni dei nostri dubbi hanno trovato risposta”, dichiara Luisa Gamberini, portavoce di un gruppo di madri che negli scorsi mesi ha contestato la gestione del rientro a scuola. “Le nuove disposizioni messe in campo dimostrano una grande attenzione per la salute dei nostri figli, cosa molto importante. L’accoglienza al mattino avverrà dalle 8 alle 9 tramite due ingressi separati. È stata chiesta puntualità e velocità nel lasciare i bambini a scuola e, per evitare assembramenti, ci potrà essere un solo accompagnatore per alunno. Gli inserimenti di nuovi bambini sono stati anticipati al 21 settembre e dureranno due settimane con una frequentazione graduale che da un’ora al giorno arriverà a cinque ore al giorno. Per una logica questione di fattibilità e di utilizzo degli spazi sarà sacrificata l’ora della nanna e verrà aumentato il tempo all’aria aperta, sempre nell’ottica di una didattica con una forte componente motoria. Ovviamente non si terranno lavori interclasse”. Uno sforzo, quello della tutela della salute di tutti, che non deve venire solo dal personale scolastico. “Noi genitori dovremo fare la nostra parte”, continua Gamberini. “Ci organizzeremo per fornire i nostri figli di materiale usa e getta. Ci è chiesto, inoltre, di controllare la temperatura corporea dei bambini prima di portarli a scuola e di segnalare eventuali assenza per viaggi o malattia. In ogni caso la prassi prevede che per tornare a scuola dopo un periodo di malattia serva l’autorizzazione del pediatra. In linea di massima, dunque, possiamo ritenerci soddisfatti delle misure prese. L’unica questione che resta da risolvere è quella che riguarda gli insegnanti. Siccome le classi sono state rimodulate, ci sarà bisogno di rifare le liste delle maestre, ma al momento non ce ne sono abbastanza disponibili perchè ogni classe ne abbia una di ruolo più altre in supporto. Questa però è una materia che dipende dal Ministero e non possiamo che aspettare le dovute direttive, cosí come per il doposcuola, su cui dovrà decidere il Comune. Insomma, siamo ancora appesi a un filo, ma gli sforzi fatti dalle parti ci confortano. Vedremo in corso d’opera come si evolveranno le cose”. 

Mattia Rigodanza