22 Settembre 2017

Quando ha temuto di finire in manette non ha esitato a puntare la pistola contro i carabinieri. Un tentativo che gli ha permesso di prolungare solo di qualche minuto la sua fuga. Arresto davvero rocambolesco quello avvenuto sabato pomeriggio, intorno alle 18, ai danni di C.A., milanese 22enne, già noto alle forze dell’ordine. Il giovane con il viso travisato da un passamontagna, impugnando una pistola, in seguito risultata una scacciacani, ha fatto irruzione al Carrefour di via Papa Giovanni e dopo aver minacciato i dipendenti si è fatto consegnare i soldi in cassa, circa 4mila euro. Subito dopo è fuggito a bordo di uno scooter Sym, anch’esso in un secondo momento risultato rubato sei giorni prima a Milano. Un cassiere ha immediatamente dato l’allarme. Una pattuglia dei carabinieri si trovava in zona e ha iniziato a girare le strade limitrofe fino a quando non ha intercettato il malvivente. Ne è così nato così un breve inseguimento. Per cercare di evitare la cattura il giovane ha preso una rotonda contromano, con il risultato di andare a sbattere contro la vettura dei miltari, danneggiandola leggermente.
Il rapinatore si è immediatamente alzato e con prontezza ha puntato la sua pistola contro gli uomini dell’Arma. Giusto il tempo di conquistare un minimo vantaggio. Nella speranza di riuscire a fuggire a piedi, ha abbandonato il bottivo e ha scavalcato i cancelli di un’azienda, infilandosi al suo interno. I carabinieri dopo avere recuperato la refurtiva hanno proseguito l’inseguimento, sostenuti dai colleghi della radiomobile che nel frattempo sono giunti a dare man forte. E proprio loro hanno individuato il rapinatore che si era nascosto all’interno di un bidone dell’immondizia. A quel punto il ragazzo ha compreso che non aveva più via di scampo. Ha gettato per terra l’arma ed è uscito lentamente dall’improvvisato riparo tenendo le mani ben alzate. C.A. è stato così tratto in arresto e tradotto presso il carcere di San Vittore, a disposizione del sostituto procuratore di turno. Dovrà rispondere di rapina a mano armata, ma non è escluso che gli venga anche contestata la resistenza a pubblico ufficiale. Quella pistola puntata contro i carabinieri, seppure fosse un’arma giocattolo sprovvista del classico tappino rosso per apparire vera, potrebbe complicare ulteriormente la sua posizione.