08 Giugno 2012

Una salvezza che ad un certo punto pareva impossibile e forse per questo ancora più bella. Il Borromeo rimane in Seconda Categoria in virtù del 2 a 2 rimediato nella partita di ritorno contro il Città di Cernusco che si giocava sul campo di San Bovio. E pensare che a 25 minuti dal termine gli uomini di mister Scorsetti si trovavano sotto di due reti e sembravano completamente alla mercé degli avversari. Ma il calcio è uno sport davvero imprevedibile e in tredici indimenticabili minuti i peschieresi sono riusciti a risalire dall’inferno, raggiungere il purgatorio e riacciuffare il paradiso. Una salvezza che non deve comunque far dimenticare una stagione con parecchie cose da rivedere. Procediamo però con ordine. Dopo lo 0 a 0 dell’andata al Borromeo sarebbe bastato un pareggio per potersi salvare. Un’impresa sulla carta non impossibile, complicata però dopo soli quindici minuti dal cernuschese Dipoce che di testa superava l’incolpevole Pepe. Il colpo veniva accusato e non poco dai rossoblu, incapaci di trovare manovre pericolose. Gli unici tentativi per rimettere le cose a posto arrivavano solamente dalla lunga distanza. Conclusioni peraltro che non impensierivano mai seriamente il portiere avversario. Si andava così al riposo sullo 0 a 1 che per il Borromeo voleva dire Terza Categoria. E a inizio ripresa le cose si complicavano ulteriormente. Al 50° il direttore di gara decretava un calcio di rigore per i cernuschesi, peraltro apparso sacrosanto, che Ranucci trasformava. Insomma lo spettro della retocessione si faceva sempre più nitido. Ma al 65°, come un fulmine a ciel sereno, arrivava la rete della speranza. Un potente tiro dai venticinque metri di Ricci riapriva la partita. A quel punto il Borromeo iniziava a crederci e aumentava il forcing nell’area avversaria. Gli sforzi venivano premiati tredici minuti più tardi con Orlando il più rapido di tutti a ribadire in rete un colpo di testa di Ricci respinto dall’estremo difensore cernuschese. Gli ultimi minuti erano di pura sofferenza perché il Città di Cernusco si riversava nella metacampo peschierese nel disperato tentativo di ritornare in vantaggio. Ma ogni azione risultava vanificata da una difesa che con il passare dei minuti acquisiva sempre più sicurezza. E così al triplice fischio finale è festa grande per i peschieresi. Giusto essere soddisfatti per una salvezza che ad un tratto pareva svanita, ma l’incredibile rimonta non deve far passare in secondo piano alcuni errori che ci sono innegabilmente stati durante la stagione. Già, perché la squadra ad un tratto pareva che potesse quasi sognare i playoff. Invece all’improvviso la tensione è calata e in un battibaleno si è trovata immischiata nei playout.