17 Gennaio 2020

Prima fugge in auto, poi a piedi e, infine, quando viene bloccato non vuole saperne di arrendersi al punto tale che i carabinieri sono costretti a utilizzare lo spray urticante per renderlo innocuo.
L’episodio è avvenuto lo scorso sabato pomeriggio, quando sulla circonvallazione dell’Idroscalo una pattuglia dei carabinieri di Peschiera Borromeo ha intercettato una Citroen C3 sospetta con a bordo due persone, risultate in seguito un marocchino 30enne senza fissa dimora e un italiano 48enne residente a Cernusco sul Naviglio che si trovava al volante. Quando i militari hanno intimato l’alt, il conducente invece di fermarsi all’improvvisato posto di blocco ha dato gas, cercando di seminarli lungo la Rivoltana, direzione Liscate.
Ne è così nato un inseguimento che si è protratto per alcuni minuti ed è terminato sul confine con Segrate, quando i due hanno abbandonato la Citroen e hanno proseguito la loro fuga a piedi nei campi. Ma il loro tentativo di sottrarsi ai carabinieri è durato poche decine di metri. I due sono, infatti, stati raggiunti. L’italiano è stato quasi subito immobilizzato, mentre per il marocchino le cose si sono fatte più complicate. Il nordafricano ha iniziato a dimenarsi cercando di aggredire gli uomini dell’Arma. Quando i militari hanno capito che non aveva nessuna intenzione di arrendersi hanno dovuto ricorrere allo spray urticante che hanno in dotazione, spruzzandolo sul visto dello straniero. Solamente a quel punto il 30enne, in difficoltà perché non vedeva più nulla, ha lasciato ammanettarsi.
I carabinieri hanno deciso di perquisire la vettura dei due fuggiaschi e hanno capito il motivo per cui non si erano fermati al posto di blocco. Sotto il tappetino del passeggero, infatti, sono stati rinvenuti 9 grammi di cocaina e 5 grammi di hascisc, quantità sufficiente per arrestarli. Per entrambi l’accusa non è soltanto di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, ma anche di resistenza a pubblico ufficiale. Per loro si sono aperte le porte del carcere, in attesa di essere interrogati dal sostituto procuratore di turno.
L’iniziativa dei carabinieri di fermare alcune auto in transito in quel punto della circonvallazione non è stato casuale. In quell’area, ultimamente sono infatti stati notati dei movimenti sospetti che hanno consigliato alle forze dell’ordine di aumentare i controlli. Intuizione che si è rivelata felice.