21 Luglio 2021

Il centro civico di San Bovio finalmente potrebbe veder chiudere il suo calvario e tornare a essere una struttura di reale utilizzo pubblico. L’ha annunciato il sindaco Caterina Molinari, confermando che la compagnia di assicurazione ha versato nelle casse del Comune i 270mila euro necessari per concludere l'opera.

A raccontare la storia è proprio il primo cittadino e nella sua ricostruzione della vicenda non mancano note polemiche. “Quando nel 2008 mi sono trasferita a San Bovio quella struttura era già lì, circondata da recinzioni di cantiere e erba incolta” commenta Molinari. “Un emblema delle convenzioni urbanistiche di Peschiera, avviate, e mai concluse, nelle quali gli elementi previsti a beneficio della comunità non hanno mai la giusta priorità. Parliamo di un edificio che ha cambiato più volte destinazione, che è stato impropriamente alimentato da oneri di urbanizzazione provenienti da un’altra convenzione urbanistica, quella del Centro Commerciale, e nonostante questo mai terminato”. E qui il sindaco rivendica l’operato della sua amministrazione: “Ci abbiamo messo 5 anni, abbiamo cercato il dialogo con l'operatore, Chiara Edificatrice Milanese, oggi in liquidazione e debitrice verso il Comune per quasi 7 milioni di euro. Abbiamo cercato di far terminare i lavori dall'operatore, così come erano previsti, collezionando rinvii e ingiustificati ritardi. Ci siamo stufati, e alla fine abbiamo escusso la fideiussione a garanzia dei lavori non eseguiti. Solo per questa operazione ci è voluto quasi un anno. Ma oggi finalmente sono arrivati i 270mila euro dell’assicurazione ed è stato avviato l'iter per l'annessione al patrimonio dell'edificio, procedimento che prevediamo si concluderà entro fine anno. L'opera sarà nell'elenco del Piano triennale opere pubbliche, in modo che il Settore Gestione Urbana possa concludere l'opera in autonomia. Non sappiamo cosa ne vorranno fare di questo edificio le prossime amministrazioni, ma sappiamo che ci sono voluti 5 anni di impegno costante per far valere i diritti del Comune”.