22 Gennaio 2021

La solidarietà scorre nelle vene della Martesana. Da mesi, ormai, giovani volontari sparsi tra i comuni di Segrate, Pioltello, Cologno Monzese e Peschiera Borromeo si adoperano per portare un aiuto concreto alle famiglie poco abbienti che la crisi sanitaria ha cercato di mettere in ginocchio. Il centro sociale Baraonda, lo spazio autogestito Casa in Movimento e la Brigata Lupo Rosso, unitesi all’interno del progetto delle Brigate Volontarie per l’Emergenza, continuano il loro lavoro di mutuo soccorso, consegnando pacchi alimentari gratuiti e altri generi di prima necessità a chiunque ne abbia bisogno. “Lungo tutto il territorio della Martesana i casi di persone che hanno bisogno di un supporto materiale stanno aumentando a vista d’occhio”, racconta Shirin Reza Elahi, volontaria della brigata peschierese Lupo Rosso. “Le nostre risorse sono limitate e il nostro lavoro va sempre più verso la creazione di una comunità all’interno della quale le persone imparino ad aiutarsi vicendevolmente, in modo che in un futuro il nostro supporto non serva più. Nel frattempo, noi ragazzi e ragazze della zona cerchiamo di sopperire alle esigenze più urgenti. Nelle ultime settimane, per esempio, abbiamo avuto diverse richieste: chi aspetta un bambino e non riesce a comprare l’occorrente per crescere un neonato, chi ha bisogno di procurarsi delle giacche invernali per mandare i propri figli a scuola e chi ha necessità di rinnovare la cucina perché il cartongesso con cui è costruita sta cedendo a causa della muffa. Per fortuna, tramite una raccolta speciale effettuata nella frazione di San Bovio, siamo riusciti a recuperare diverso materiale con cui siamo andati incontro a queste esigenze”. Passeggini, fasciatoi, vestitini, piumini invernali, bollitori, piatti e utensili da cucina: la solidarietà, ancora una volta, ha fatto miracoli, regalando un briciolo di serenità nella vita di chi vive ai margini del contesto sociale delle nostre città. “L’obiettivo è quello di fare in modo che, un giorno, non ci sia più bisogno di noi”, spiega Shirin. “Cerchiamo di creare situazioni in cui le persone si aiutino tra di loro, resistendo alle avversità causate da una società cinica e feroce che esclude e isola le persone più deboli”.

Mattia Rigodanza