11 Maggio 2018

Niente da fare per la rimozione della massa di rifiuti che si trova abbandonata all’interno dell’ex area Postalmarket. La prima ordinanza sindacale inviata al curatore fallimentare non ha sortito alcun effetto, e così il sindaco Caterina Molinari ne ha emessa una seconda, datata 30 aprile, cambiando il destinatario, ma non l’obiettivo: fare in modo che quella discarica a cielo aperto sia smantellata il prima possibile. Il curatore fallimentare, infatti, ha replicato che la questione  non è di sua competenza e così questa seconda ordinanza è stata rigirata al custode giudiziario, nominato dal Tribunale, nella speranza che possa provvedere. La vicenda era emersa a seguito di una foto postata su Facebook da un cittadino, seguita da un fiume di commenti preoccupati da parte dei residenti di San Bovio. Immediato l’intervento della polizia locale che aveva effettuato un sopralluogo nell’area di via Trieste. Ed effettivamente il rapporto stilato ha confermato quanto lo scatto faceva intuire: rifiuti di ogni tipo, bidoni di vernice, pneumatici, inerti, latte di olio esausto e altro materiale. Una situazione critica come si legge nell’ordinanza, che sottolinea come sia necessario garantire: “il ripristino delle condizioni di sicurezza e prevenire il perdurare di situazioni di gravi conseguenze igienico-sanitarie”. E ancora: “L’area risulta in uno stato di grave incuria (...) mettendo a rischio l’incolumità dei residenti degli edifici limitrofi all’area in oggetto (...) nonché il rischio di potenziali incendi anche di natura dolosa”. Per questi motivi il sindaco ha chiesto al custode giudiziario di provvedere, con decorrenza immediata, alla pulizia dell’area, conferendo l’ammasso dei rifiuti presente alla discarica autorizzata, e di interdire l’accesso alla zona in questione ai non aventi diritto. Nel caso di mancata ottemperanza, il Comune ha già fatto sapere che interverrà personalmente per ripristinare una situazione accettabile, con successiva rivalsa delle spese nei confronti degli obbligati inadempienti.