15 Luglio 2020

La Corte d’Assise ha accolto in toto le richieste del pubblico ministero. Ousseynou Sy, l’autista di autobus 47enne italiano di origini senegalesi, è stato condannato a 24 anni per il reato di sequestro per finalità di terrorismo. Era la mattina del 20 marzo 2019, quando l’uomo, sequestrò un autobus con a bordo 51 ragazzi delle scuole medie, 2 insegnanti e un’operatrice scolastica, con l’intento di andarsi a schiantare contro l’entrata dell’aeroporto di Linate. Solo il coraggio di alcuni alunni, che riuscirono a dare l’allarme con un cellulare, permise che il folle piano non andasse in porto. Il mezzo fu intercettato e bloccato sulla Paullese, sul territorio di Peschiera Borromeo dalle forze dell’ordine. A quel punto Ousseynou diede fuoco all’autobus, in precedenza cosparso di benzina. L’immediato intervento dei carabinieri permise di mettere in salvo tutti gli ostaggi, che se la cavarono con un enorme spavento, e di catturare il sequestratore. Quindici mesi dopo è arrivata la sentenza. I giudici non hanno tenuto per nulla conto dell’arringa difensiva del suo avvocato che ne aveva chiesto l’assoluzione e ha condiviso in pieno le richieste della procura. Inoltre l’uomo, in solido con Autoguidovie e il ministero dell’Istruzione, dovrà versare quasi 2 milioni di euro. È stato stabilito che ogni ragazzino presente sul mezzo dovrà ricevere 25mila euro e 3mila euro per ciascun genitore, 35mila a un insegnante, 25mila all’altro e alla bidella. Previsti anche 10mila euro al Comune di Crema (dove fu sequestrato il mezzo) che si era costituito parte civile. Tra novanta giorni, quando saranno depositate, si potranno sapere anche le motivazioni precise che hanno portato a questa sentenza esemplare.