15 Novembre 2019

Anche quest’anno Peschiera ha scelto i suoi cittadini modello, gli esempi da seguire, i suoi campioni di solidarietà e coraggio, le persone meritevoli di aggiudicarsi l’ambito Basilisco d’Oro. Tre personalità completamente diverse, che la scorsa domenica pomeriggio, all’oratorio di Bettola, hanno ricevuto l’onorificenza direttamente dalle mani del sindaco Caterina Molinari e del presidente del consiglio, Isabella Rosso.
E allora conosciamo meglio questi nostri tre concittadini benemeriti. Cominciamo da Paola Molito, classe 1956, da 17 anni volontaria del progetto Sac, il servizio di accompagnamento della Caritas. «Fare volontariato per me è come respirare», dichiara la peschierese. «Da 20 anni il gruppo che rappresento si prende cura del prossimo, delle persone più fragili, accompagnandole negli ospedali e seguendoli all’interno delle strutture mediche. Il Comune e la parrocchia si rivolgono a noi, e noi prendiamo i nostri mezzi personali e ci rechiamo alle abitazioni di anziani, disabili o persone che si trovano semplicemente in difficoltà per prestare loro il nostro servizio. Un lavoro duro, che però facciamo sempre con molto entusiasmo e grande passione». Un premio, il Basilisco d’Oro, che a detta sua è del tutto inaspettato. «Ringrazio il Comune che in questi anni è sempre stato molto collaborativo», conclude Molito. «Questo riconoscimento è una grande soddisfazione, ma noi non facciamo volontariato per questo scopo. Io ho la fortuna di lavorare con persone fantastiche che hanno pensato che mi potesse far piacere ricevere questa qualifica. E avevano ragione».
Dal volontariato all’arte, il secondo vincitore è un personaggio che a Peschiera conoscono in tanti per via delle numerosissime iniziative che ha saputo portare avanti negli anni. Stiamo parlando di Alessandro Stringa, che oltre a essere un medico del laboratorio di analisi dell’ospedale di Lodi e ad aver contribuito alla creazione della delegazione peschierese della Croce Rossa Italiana, è uno dei fondatori di PeschierArte e ha collaborato a livello creativo con la storica associazione culturale La Corte. «Credo sia stata premiata la costanza e la dedizione con cui, nel tempo, ho cercato di essere presente nella vita culturale di Peschiera», spiega Stringa. «Mi ha fatto piacere ricordare la mia esperienza nella Croce Rossa, però quello che mi riempie d’orgoglio di più è il contributo artistico che cerco di portare ogni giorno nella mia città. Ho appena pubblicato una raccolta di racconti storici ambientati proprio a Peschiera. Si intitola, appunto, “La terra del Basilisco”. Questo riconoscimento è la prova che le istituzioni riconoscono l’importanza dell’arte, ed è fantastico perché significa che qualcosa di buono l’abbiamo fatto». Artista unico e poliedrico, Stringa vanta collaborazioni e amicizie di lunga data con altre personalità peschieresi illustri. «Ringrazio, tra gli altri, Flavio Oreglio e Carla Bruschi con cui ho fondato PeschierArte, e poi l’associazione stessa per il contributo culturale che ogni giorno regala alla nostra città».
Ultima, ma non per importanza, la giovane Giorgia Ielo, fresca di bronzo ai Mondiali Under 21 di equitazione endurance, una disciplina di lunga distanza caratterizzata dall’enorme rispetto per la salute dei cavalli. «Per Giorgia l’equitazione è tutto, è una passione che ha fin da piccolissima», racconta la madre, Lisa De Lucchi. «Da un maneggio nel piacentino, mia figlia è riuscita ad arrivare alla nazionale italiana grazie alla sua dedizione. Dal successo alla gara internazionale di Follonica, a una medagia mondiale del tutto inaspettata, dietro solo ai campioni di Emirati Arabi e Spagna. Anche il Basilisco d’Oro è stato una sorpresa, e ci teniamo a ringraziare l’associazione Giovani Progetti San Bovio per il grande appoggio».
Mattia Rigodanza