16 Febbraio 2018

Scatta l’allarme veleni nel Lambro. L’associazione per il Parco Sud Milano onlus, a trent’anni dalla prima denuncia, diffonde le analisi effettuate nell’area di Ca del Lambro a Mediglia, estesa su oltre 45 mq, confermando la presenza di veleni sia nel sottosuolo che nella falda idrica. Si parla di sostanze anche cancerogene quali metalli pesanti, idrocarburi e altre sostanze contenenti cloro.
L’organizzazione ha presentato i risultati delle analisi durante il consiglio comunale del 29 gennaio scorso trovando subito la completa disponibilità a collaborare del sindaco di Mediglia Paolo Bianchi e di tutte le componenti amministrative. Il problema sembra però essere i soldi necessari per rimuovere le tonnellate di terreno contaminato da asportare e portare allo smaltimento. La Regione non ha abbastanza fondi per procedere e la stima per bonificare la zona si aggira intorno agli 8 milioni di euro. D’altronde l’inquinamento dei corsi d’acqua milanesi non è certo una novità. Dal 2010 ad oggi gli allarmi lanciati da diverse associazioni ambientaliste sono stati numerosissimi. Secondo l’istituto Mario Negri i milanesi ogni anno scaricano nel sistema acquifero metropolitano 2,5 tonnellate di farmaci, 1,6 quintali di droghe d’abuso e quasi mezza tonnellata di prodotti chimici per la cura della persona.
Nelle ultime due settimane abbiamo contattato più volte anche l’ufficio Ambiente del Comune di Peschiera Borromeo per capire se i problemi riscontrati a Mediglia possano avere una qualche ripercussione anche sul nostro territorio, senza però avere fortuna. Purtroppo non abbiamo ricevuto alcuna risposta né siamo stati mai ricontattati dagli operatori.
Mattia Rigodanza