Il parcheggio di via Dante

Ma c’è chi sta peggio: al centro commerciale di San Felice, in territorio di Segrate, ad esempio, su 137 macchine controllate 24 non avrebbero preso la multa

28 Settembre 2012

Un automobilista su tre scendendo dalla propria auto commette un’infrazione. Li potremmo definire furbetti o più carinamente distratti. Questo almeno è ciò che emerge da un giro che abbiamo fatto in quattro parcheggi cittadini che espongono il cartello di parcheggio regolato dal disco orario: in via Alighieri, via XXV Aprile e via 2 Giugno in centro città, e in via Gramsci a Zeloforamagno. Sono le 10.30 di mercoledì e controllando i parabrezza di 30 auto solo 7 hanno indicato regolarmente l’orario d’arrivo. Qualcuna di queste, probabilmente, anche per puro caso. La metà di quelle non in regola non aveva nemmeno esposto il disco. Tutte queste, in questo momento di crisi delle casse degli enti locali, avrebbero contribuito a sollevare il “pil” del Comune almeno per un giorno. Se una pattuglia della polizia locale fosse passata in quel frangente (e potrebbe essere anche accaduto subito dopo il nostro passaggio), avrebbe fatto una strage di verbali. Calcolando 39 euro a multa (anche se qualche auto non in regola avrebbe potuto essere sanzionata con importi inferiori se l’orario riportato dal disco fosse stato solo di qualche minuto oltre il consentito) l’incasso per il municipio sarebbe stato di 819 euro. Se le regole ci sono vanno rispettate. Idem come sopra a San Felice. E qui le cose vanno anche peggio. Ma in caso di contravvenzioni sarebbe il Comune di Segrate a sorridere nonostante lo status anche peschierese del quartiere. Su 137 auto posteggiate negli spazi a disco orario del centro commerciale solo 24 sono in regola. Tradotto: il 17 per cento. Ovvero l’equivalente di 4.017 euro di multe. Intanto c’è chi segnala che in via Resistenza a Mezzate il posteggio riservato ai disabili da parecchio tempo è occupato da un cantiere. Multa ai sacchi di cemento in divieto di sosta? Certamente no. Ma gli abitanti e gli automobilisti in possesso del pass si chiedono quando finiranno questi lavori. È, invece, un’interrogazione del 12 luglio scorso firmata dal gruppo consiliare del Partito democratico a chiedere come sia possibile che l’amministrazione comunale abbia messo a bilancio, tra le entrate previste nel 2012, mezzo milione di euro alla voce proventi dalle contravvenzioni a seguito delle infrazioni al codice della strada. I democratici, spulciando tra le carte, hanno verificato che, giugno compreso, il totale dei 2.184 verbali ammontava a poco meno di 123mila euro, di cui solo 68mila già riscossi. Come arrivare ai 500mila euro allora? La risposta la dà il sindaco Falletta: «Il bilancio preventivo di mezzo milione di euro contempla l’abusivismo costituito dalla cartellonistica pubblicitaria e la segnaletica di territorio. Vanno previste anche le sanzioni a seguito dell’introduzione della zona a traffico limitato in previsione a Linate in viale Rimembranze e a Bellaria, in convenzione con Mediglia, in via Fratelli Cervi per le quali attendiamo il parere del Ministero».