25 Maggio 2018

La scelta dell’amministrazione di non inserire i parametri Isee per il pagamento di un servizio con un’alta valenza sociale come il trasporto verso i cimiteri, mentre si stanziano 15mila euro per un progetto sulla storia del cabaret, è tanto insensata quanto irrispettosa nei confronti dei cittadini». L’accusa è del segretario locale del Pd Lorenzo Chiapella, sorta in seguito alle lamentele di alcuni anziani che si sono trovati di fronte all’obbligo di pagare 120 euro annui per poter usufruire del servizio di trasporto pubblico verso i luoghi di sepoltura. «È una precisa scelta politica della maggioranza» prosegue Chiapella.«Una maggior partecipazione dei cittadini nelle spese del Comune non è per forza da condannare, ma laddove il peso sociale è tale da creare situazioni grottesche come quella di un anziano che non può più recarsi al camposanto a visitare i propri cari, un’amministrazione responsabile deve far fronte alle mancanze. È vero che il Pd ha votato a favore del regolamento sui servizi a domanda individuale, ma le tariffe vengono stabilite in altra sede». La risposta arriva dall’assessore ai Servizi Sociali, Antonella Parisotto: «Polemica inutile.Quando abbiamo stabilito le cifre in commissione Bilancio il Pd poteva manifestare il suo dissenso. Il servizio è importante ma accessorio, e il regolamento prevede una tariffa una tantum per il trasporto occasionale, che è diverso dal continuativo. Noi abbiamo solo stabilito la cifra e 10 euro al mese non mi sembrano tanti. Comunque il problema affonda le sue radici nel governo Falletta, che ha dato questo appalto a chi gestiva il trasporto per disabili, e la società in questione fattura a parte il servizio cimiteri. Inoltre la norma è in vigore dall’87, le amministrazioni non l’hanno mai applicata perché ritenuta impopolare. Quella sul cabaret è una discussione sterile: il progetto del Comune è volto a creare uno spazio ricreativo gratuito per i cittadini».
Mattia Rigodanza