30 Aprile 2021

Torna il caos, o forse non se n’era mai andato, intorno a via Galvani, ormai celebre per la questione della volontà dell’amministrazione di abbattere i 240 pioppi cipressini che costeggiano la strada. Dall’ultima perizia svolta, sembra però sia emerso che le piante malate siano solamente sei, ma non è ancora chiaro se l’assessorato all’Ambiente abbia deciso di fare marcia indietro. Nel frattempo l’opposizione, in formazione compatta, ha presentato una mozione, firmata da 9 consiglieri, con la quale chiede al sindaco Caterina Molinari di ritirare le deleghe al vicesindaco Marco Righini, assessore alla partita. Il motivo? Proprio l’inadeguatezza secondo loro palesata da quest’ultimo nel gestire il caso di via Galvani. Ora le considerazioni da fare sono diverse e le domande da porsi innumerevoli. Alcune forse troveranno risposta questa sera, venerdì 30 aprile, in consiglio comunale, dove c’è curiosità su come si comporterà Forza Italia. Nel frattempo, però, gli attacchi si sprecano e via Galvani rischia di diventare la Waterloo dell’amministrazione targata Molinari. «Ancora una volta l’incapacità politica di questa amministrazione è riuscita a unire tutte le forze di opposizione, compresa una lista civica, cosa del tutto inedita», tuona Lorenzo Chiapella per il Pd. «La questione dei pioppi cipressini è la cartina di tornasole di una giunta che negli anni ha saputo soltanto nascondersi dietro ai tecnici, buttando via una marea di soldi dei cittadini in perizie, consulenze e atti legali. Evidentemente si sono accorti in corso d’opera di essere inadeguati, oppure semplicemente non vogliono fare politica. Che siano chiari, però, perché i cittadini sono stanchi di non vedere mai un risultato sensibile. Ora staremo a vedere come andrà il prossimo consiglio comunale. Qualche domanda, però, mi sorge spontanea nel vedere la firma di Forza Italia sotto la mozione che sfiducia il vicesindaco. Se fosse caduta la giunta, quando gli azzurri si astennero sul Bilancio 2021, siamo sicuri che un commissario incaricato avrebbe fatto tutti questi danni? E poi, i consiglieri di Forza Italia avranno il coraggio, stasera, di far cadere la giunta votando contro il Bilancio consuntivo 2020 e facendo fede, quindi, al voto contrario che espressero su quello previsionale 2020?».

La posizione del partito di Silvio Berlusconi potrebbe essere, ancora una volta, decisiva per questa legislatura ma, secondo alcuni dei firmatari della mozione in questione, rimangono dubbi sulla linea che lo schieramento di centrodestra terrà nel prossimo futuro. «Chi si è chiesto perché abbiamo firmato la mozione di sfiducia nei confronti del vicesindaco», commenta Mario Orfei, coordinatore locale di Forza Italia, «ha dimenticato che se i pioppi di via Galvani sono salvi gran parte del merito è sì del comitato cittadino delle Signore degli alberi, per cui giustamente la nostra consigliera Carla Bruschi ha proposto la benemerenza civica, ma, in tutta franchezza, senza la mediazione politica operata in maniera puntuale da parte dei vertici locali del partito che rappresento, difficilmente si sarebbe raggiunto questo risultato. La logica conseguenza di questa scelta politica a salvaguardia degli alberi, quindi, non poteva che essere l’adesione alla richiesta di sfiducia nei confronti di chi ha sempre perorato la teoria dell’abbattimento. Nulla di personale nei confronti del vicesindaco, che riteniamo in ogni caso una persona onesta che ha agito in buonafede. Probabilmente, però, è stato mal consigliato o non sufficientemente supportato. Se ci sono, poi, persone che ancora si chiedono perché ci siamo astenuti sulla votazione del Bilancio previsionale 2021, la risposta l’abbiamo ripetuta più volte: riteniamo deleterio, per la nostra città, far cadere la giunta in questo momento di particolare difficoltà e far sì che la gestione quotidiana della nostra comunità vada incontro al commissariamento a soli pochi mesi dalla scadenza naturale di questo mandato. Noi di Forza Italia non siamo miopi e cerchiamo di guardare lontano per il bene della nostra città. Abbiamo dapprima scongiurato il commissariamento in un periodo di crisi e di pandemia, poi abbiamo contribuito a evitare l’abbattimento dei pioppi di via Galvani e, in ultimo, siamo in una posizione decisamente attenta riguardo al rischio di incidenti rilevanti sul nostro territorio».

Lapidario il commento del sindaco Caterina Molinari sulla faccenda: «L’opposizione conosce perfettamente le proprie prerogative e possibilità. Richiedere al sindaco la revoca delle deleghe di un assessore non è tra queste. La fiducia nel vicesindaco resta da parte mia immutata. Forza Italia agisca come meglio crede, questa dichiarazione di sfiducia nei confronti di Marco Righini mette una pietra tombale sulle illazioni che ci fossero accordi tra loro e la mia amministrazione, e lascia qualche dubbio circa l’interdipendenza tra pensiero e azioni dei rappresentanti del centrodestra in consiglio comunale, considerata la grande apertura che proprio nei loro confronti il vicesindaco ha avuto riguardo al ritrito “affaire” di via Galvani. Forza Italia, e in particolar modo il consigliere Luigi Di Palma, hanno grande coscienza di quale periodo di instabilità economica e sociale stia attraversando la nostra comunità a causa dell’emergenza sanitaria, evidenza che probabilmente non è chiara a tutti gli altri consiglieri, molto più concentrati sulle prossime amministrative e sullo scongiurare l’adozione e approvazione di un Pgt che sancisce lo stop definitivo al consumo di suolo. L’amministrazione proseguirà il proprio cammino di servizio verso la città fino all’ultimo giorno di questa consigliatura mettendo al centro il bene dei cittadini e non la campagna elettorale. Vedremo se anche l’opposizione farà altrettanto».

Stasera in calendario c’è il consiglio comunale e le forze politiche si sfideranno in quello che potrebbe diventare un duello rusticano, data la volontà ormai palesata da tutte le parti di non spendersi in convenevoli e di colpire dritto per dritto l’avversario.

I partecipanti dovranno partire dalla determinazione dell’amministrazione di proseguire compatta, come traspare dalle parole del diretto interessato all’intera vicenda, il vicesindaco Marco Righini: «Mi sento sereno per tutto l’impegno profuso con serietà e onestà. Ho la coscienza a posto per  il mio sforzo quotidiano e per i tanti risultati raggiunti sia in termini quantitativi che qualitativi per tutte le mie deleghe. Dalle azioni è evidente l’intento dell’opposizione di indebolire la compattezza della giunta che, invece, nonostante i movimenti innescati dalle prossime votazioni amministrative, continua a lavorare senza distrazioni a servizio della città».