09 Maggio 2014

Dopo tre anni e altrettanti gradi di giudizio è arrivata la sentenza definitiva con tanto di pena applicata. Per un dirigente d’azienda peschierese di 59 anni si sono così aperte le porte del carcere. Dovrà restarci per tre anni e quattro mesi con la pesante accusa di violenza sessuale. Una vicenda di ordinario squallore quella che ha visto coinvolto il peschierese e una donna che doveva sottostare al suo servizio lavorativo. I fatti risalgono al 2006 quando il dirigente aveva inizialmente favorito la carriera professionale di una sua dipendente. All’apparenza era per puri motivi legati alle sua capacità professionali, ma molto presto ha presentato il conto della promozione. Prima in maniera soft e successivamente in modo molto esplicito, ha iniziato a pretendere attenzioni particolari proponendole favori sessuali come ringraziamento per averla aiutata nell’ambito lavorativo. La donna in un primo momento ha rifiutato pensando che la cosa potesse finire lì, ma quando si è resa conto che il 59enne non aveva intenzione di cambiare atteggiamento si è rivolta ai carabinieri e ha denunciato il suo superiore alle forze dell’ordine. I militari hanno subito dato il via alle indagini di rito e nel giro di qualche settimana sono state notificate le accuse nei confronti del dirigente. È così iniziato l’iter processuale che ha visto l’uomo sottoposto a un primo grado, all’appello e al giudizio finale  in cassazione. Quest’ultimo ha confermato le accuse che gli sono state mosse  e lo ha condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione. Una volta che la sentenza è diventata definitiva, i carabinieri della caserma di Peschiera hanno eseguito immediatamente l’ordine di carcerazione.