28 Gennaio 2021

È successo anche la scorsa sera prima del derby tra Milan e Inter. Gruppi di ultrà che, non potendo entrare allo stadio visto che si gioca a porte chiuse a causa dell’emergenza sanitaria, si ritrovano all’esterno per aspettare i pullman delle squadre e fare sentire tutto il loro sostegno ai calciatori. Peccato che così si creano assembramenti vietati proprio a causa delle norme anti covid. Iniziative che però non sono passate inosservate agli occhi degli investigatori della Digos. E a farne le spese anche un 45enne pioltellese, tra i capi storici della curva dell’Inter, denunciato per lancio di materiale pericoloso e per non aver rispettato il Daspo al quale è sottoposto. Il tifoso è risultato essere tra coloro che la domenica sera del 17 gennaio si trovavano fuori da San Siro e avevano iniziato uno spettacolo di fuochi d’artificio in concomitanza con il fischio di inizio della partita. Grazie alle immagini delle videosorveglianza, gli uomini della Digos lo hanno identificato. Il pioltellese non è nuovo alla violazione della Daspo a cui è sottoposto.  Il 15 dicembre 2019 fu fermato a Sondrio durante una partita del campionato di serie D. Convinto che i controlli per un match minore fossero più blandi, aveva seguito la trasferta del Seregno. Due mesi dopo, il 9 febbraio 2020 si recò in questura per firmare, ma subito dopo corse allo stadio, anche in quell’occasione per il derby tra le due squadre milanesi. Individuato dalle videocamere di sorveglianza, fu arrestato il giorno dopo.