16 Febbraio 2018

Partivano da Pioltello, ma anche da Mulazzano, Buscate e Tavazzano, a bordo di auto rubate, imboccavano l’autostrada e poi, senza alcun criterio, prendevano di mira un paese o una città, aspettavano che facesse buio per poi entrare in azione e svaligiare villette o abitazioni. Una banda formata da quindici persone che, secondo le forze dell’ordine, ha compiuto ben 53 colpi che hanno fruttato refurtiva per un valore di 220mila euro. Il loro raggio d’azione era davvero ampio. Svariava dalla provincia di Milano, Lodi e Monza, ma si allontanavano per raggiungere anche territori  sotto Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Cremona e Varese. Alcune volte sono usciti anche dalla Lombardia, per raggiungere la provincia di Genova e di Novara. E sono stati proprio i carabinieri di Novara a porre fine alle loro scorribande. Un lavoro di indagini davvero meticoloso e complicato. Per arrivare a mettere le manette ai quindici malviventi, quasi tutti albanesi, non si sono potute usare neppure le intercettazioni telefoniche perché il loro modo di agire era molto cauto: non utilizzavano cellulari per timore di essere ascoltati e preferivano usare le radio ricetrasmittenti. Anche la refurtiva non era casuale. Oltre al contante, il loro obiettivo erano gioielli, argenteria, orologi di marca e  capi d’abbigliamento griffati. Tutta roba che al mercato nero era facilmente piazzabile. Quasi tutta la mercanzia è stata già restituita ai legittimi proprietari. L‘operazione è il proseguimento di altre due che nello scorso anno hanno portato in carcere 20 persone di diverse bande, ma che agivano nello stesso modo.