15 Marzo 2021

Due interventi distinti da parte dei carabinieri della locale tenenza, concluso con la denuncia di un 33enne senegalese per ricettazione e l’arresto di un 32enne albanese per reingresso irregolare nel territorio nazionale.

Procediamo con ordine. Nel primo caso i militari sono stati contattati da una ragazza 24enne per denunciare il furto del suo smartphone avvenuto a Milano. Grazie a un’applicazione inserita nell’apparecchio, gli uomini dell’Arma l’hanno localizzarlo al Satellite. È così scattata una meticolosa ricostruzione dei continui spostamenti del cellulare fino a un’area di parcheggio a Cassina de’ Pecchi, dove i carabinieri hanno fermato un senegalese, trovato in possesso dello smartphone rubato. L’africano non ha saputo spiegare per quale motivo fosse nelle sue mani ed è stato così denunciato, mentre il telefonino è stato riconsegnato alla ragazza.

Nel secondo caso, i militari, durante un servizio di perlustrazione al Satellite hanno riconosciuto in strada un albanese che avevano espulso nel 2020 dall’Italia con accompagnamento alla frontiera. I militari l’hanno fermato e lo straniero ha mostrato una carta d’identità albanese, riportante la stessa effigie fotografica e il nominativo di un diverso connazionale. Il controllo meticoloso ha però permesso di risalire alle vere generalità dell’uomo che era stato effettivamente sottoposto a procedura di espulsione amministrativa, con divieto di reingresso per la durata di 5 anni. Processato per direttissima, è stato sottoposto provvisoriamente ai domiciliari a Cernusco sul Naviglio, in attesa di successiva udienza.