24 Febbraio 2023

La scorsa settimana la redazione di inFolio è stata invitata fra i banchi di scuola per un’occasione davvero speciale. Il nostro direttore Roberto Pegorini è intervenuto al corso di giornalismo organizzato dal Liceo scientifico e classico Machiavelli. Insieme a lui hanno presenziato l’editore, nonchè responsabile dell’ufficio marketing, Paola Scaglia, e Chiara Valnegri, in qualità non solo di ex-studentessa, ma anche di collaboratrice che ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo, e di inFolio, proprio grazie all’alternanza scuola lavoro.
Una ventina di studenti hanno così potuto conoscere meglio la realtà di un bisettimanale locale e avere un’infarinatura di cosa sia il mestiere di giornalista. Una professione che non ha orari e che costantemente deve fare i conti con imprevisti da affrontare.
«Un giornale come il nostro ha una copertura totale dei Comuni di cui si occupa» ha raccontato Pegorini. «Significa essere presenti sul territorio per cogliere ciò che interessa al lettore, ciò che accade vicino a lui. Bisogna anche saper destreggiarsi fra le diverse iniziative che animano la zona di competenza, dandole il giusto spazio». Fra un aneddoto e l’altro, il direttore ha spiegato la maniera corretta con cui approcciarsi alla notizia per poi riportarla, non lasciandosi condizionare dalle emozioni e fare cronaca senza influenzare il pubblico. Molti altri i temi trattati nel corso dell’incontro, tra cui anche il rapporto fra il giornalismo e i social media. Questi ultimi, infatti, possono rivelarsi utili per venire a conoscenza di situazioni che però vanno sempre approfondite e verificate. È necessario, infatti, prestare la massima attenzione nel riportare le vicende perché è facile incorrere nell’errore che, in alcuni casi, può voler dire una querela. A questo proposito, le esperienze di Pegorini nello scrivere cronaca nera hanno colto molto l’attenzione dei ragazzi.
La lezione non è stata solamente teorica, ma ha avuto anche un’appendice pratica: gli studenti, infatti, si sono cimentati nella stesura di un breve articolo, avendo modo di sperimentare i passaggi che portano una potenziale notizia a finire sulla carta. Questa la storia ipotizzata: alcuni sconosciuti si sono introdotti nella loro scuola, vandalizzando i locali e rubando merendine e monete dalle macchinette. Per reperire le informazioni su cui basare il pezzo, il nostro direttore ha vestito i panni di un responsabile delle forze dell’ordine, fonte principale per avere le conferme ufficiali di quanto accaduto. Quali sono state le esatte dinamiche, se sono stati visionati i filmati delle telecamere di videosorveglianza, dov’era il custode. Queste sono solo alcune delle domande che gli improvvisati reporter hanno rivolto a Pegorini, il quale li ha esortati a cercare il dettaglio, il particolare che può arricchire la notizia, rendendola appetibile agli occhi del lettore. Una volta ottenute tutte le informazioni necessarie, gli studenti sono stati divisi in tre gruppi in modo da lavorare insieme nella scrittura dell’articolo.
Per coordinare le idee e gli spunti di tutti i componenti della squadra di lavoro, sono stati scelti tre caporedattori: Martina Mulara, Cloe Andreotti e Ilenia Nurra.
Mentre gli aspiranti giornalisti si confrontavano, Elena Ravanelli, che oltre a essere professoressa di latino e italiano del liceo si occupa del corso di giornalismo, ne ha approfittato per illustrarci nel dettaglio il seminario. Un corso che si tiene di pomeriggio, al di fuori dell’orario scolastico, e che prevede un totale di quattoridici incontri, quattro teorici e dieci che coinvolgono esperti del settore della comunicazione, che spaziano dalla radio alla televisione fino al giornale cartaceo, come nel nostro caso. Il progetto è rivolto agli studenti di tutte le classi e di entrambi gli indirizzi della scuola, così come La Macchia, il giornalino online dell’istituto dove i partecipanti hanno la possibilità di scrivere dei propri interessi e di mettersi alla prova rivestendo i ruoli presenti in una vera redazione.
Il pomeriggio si è concluso con la lettura e la correzione degli articoli e con alcuni consigli pratici per renderli più efficaci, a partire dalla scelta di un titolo tanto centrato quanto accattivante. Il direttore, alla fine, si è complimentato con i ragazzi per il loro impegno e per l’esito del mini test. «Per imparare il mestiere di giornalista vi consiglio di partire dal basso, senza avere fretta» ha concluso Pegorini. «Siamo davanti a un vero e proprio lavoro d’artigiano che si intraprende per pura passione».
Chiara Fasoli