17 Febbraio 2017

La vicenda Cascina Castelletto approda alla Corte dei Conti perché l’amministrazione comunale non esclude un possibile danno erariale. A confermarlo è il sindaco Ivonne Cosciotti che cerca di mettere ordine all’intricata vicenda. «Facciamo un passo indietro. Noi, ignari del fatto che siamo stati citati in giudizio e che a fine settembre eravamo stati condannati in contumacia, a novembre, tramite il vicesindaco Gaiotto, chiediamo di visionare il dossier nell’ambito del ragionamento sul distretto agricolo e scopriamo che esiste una richiesta di sopralluogo da parte del Ctu (perito tecnico del tribunale, ndr). Questo vuol dire che esiste una causa. In realtà c’era già stata anche una sentenza, ma noi non ne sapevamo nulla, essendo il Comune in contumacia». A quel punto sindaco, vicesindaco e segretario iniziano un’indagine interna per cercare di capire di cosa si tratti. «Due giorni dopo il nostro attivarci ci viene protocollata la notifica della sentenza del tribunale, datata 27 settembre, relativa a Cascina Castelletto su richiesta del querelante, l’azienda Santi. Davvero una coincidenza. Fatto sta che finalmente scopriamo di essere condannati in contumacia». La sentenza obbliga il Comune a compiere subito i lavori entro quattro mesi ed è prevista una penale di 15mila euro ogni mese di ritardo. «Avevamo sei mesi per appellarci a questa sentenza» prosegue Cosciotti, «e se non ne fossimo venuti a conoscenza sarebbero passati sicuramente, non avremmo più potuto fare ricorso e i danni per noi sarebbero stati molto onerosi da un punto di vista economico. Comunque ci siamo immediatamente appellati. Abbiamo confermato che faremo i lavori, ma chiesto la sospensione della penale o almeno una riduzione per darci il tempo di eseguirli». Infatti i lavori in questione sono stati inseriti nel piano delle opere pubbliche con una spesa di 550mila euro, comprensiva delle possibili penali. «Dall’indagine interna nel frattempo è emerso che l’atto di citazione, giunto durante l’amministrazione Carrer, non è più a disposizione pur essendo stato protocollato», spiega il primo cittadino.«E per questo abbiamo subito fatto denuncia di smarrimento. Devo però registrare un’altra coincidenza. A dieci giorni dalla notifica della citazione, la precedente amministrazione presenta il piano delle opere pubbliche e i lavori su Cascina Castelletto non ci sono. Posso dire che come Comune ci stiamo muovendo per tutelare l’ente in tutti i modi e lo conferma l’inserimento dei lavori nel piano delle opere pubbliche che ci ha fatto ritardare la presentazione del Bilancio, il ricorso immediato per chiedere la sospensione delle penali e, a fronte di alcuni elementi che riteniamo lacunosi, abbiamo fatto una denuncia in Procura contro ignoti».