19 Marzo 2021

Il consiglio comunale approva la variante al Pgt e cancella una possibilità di costruzione pari a 80mila metri quadri. Esulta la maggioranza che parla di Parco delle Cascine salvo che resta interamente agricolo. Criticano pesantemente le forze di minoranza che parlano di ambientalismo di facciata.  

Ma andiamo con ordine. Nell’ultima seduta è stata stralciata dal Documento di Piano l’ambito strategico (AS13) la previsione volumetrie residenziali nel parco, pari a 175mila metri cubi con una previsione di 1.200 nuovi abitanti, a ridosso di via San Francesco. E così l’intera area del Parco delle Cascine, un Plis (Parco di interesse sovracomunale) da 2,5 milioni di metri quadrati di superficie complessiva, torna alla sua originaria destinazione agricola. All’interno del suo perimetro non si potrà costruire. “Dopo trent’anni di tentativi di speculazione su questo parco mettiamo la parola fine a una vicenda lunga e complessa” il commento del sindaco Ivonne Cosciotti. “Grazie alla variante che abbiamo predisposto salvaguardiamo un’area verde unica, primo parco agricolo per dimensioni alle porte di Milano. La sua tutela faceva parte del nostro programma elettorale e grazie a un faticoso percorso politico e tecnico, perseguito con tenacia in quasi 5 anni di lavoro, rispettiamo pienamente quell’impegno. È un risultato storico per la nostra città”. E gli fa eco il vicesindac, con delega all’Urbanistica, Saimon Gaiotto: “Con orgoglio ho presentato in consiglio comunale questa variante al Pgt. Oltre all’eliminazione di tutte le volumetrie residenziali nel parco, dal punto di vista tributario abbiamo ottenuto dalla proprietà il saldo di quanto dovuto al Comune, oltre 900mila euro. Si tratta di un risultato straordinario. Chiudiamo il passato definitivamente e ora, finalmente, guardiamo al futuro”.

Tutto bene? Non la pensa proprio così la minoranza presente attualmente in consiglio, ma anche le altre forze di centrodestra che alle prossime amministrative intendono presentarsi per scalzare l’attuale amministrazione. “L’ambientalismo di facciata della giunta Cosciotti ha messo in scena uno spettacolo di basso livello, mistificando la realtà” si legge in un comunicato stampa congiunto. “La possibilità di edificazione di 175mila metri cubi di edifici residenziali venne approvata nel 2011 su proposta dell’allora giunta di centrosinistra. Circa 1.000 appartamenti che avrebbero portato la popolazione di Pioltello a oltre 40mila residenti, senza prevedere un reale potenziamento di servizi, strutture sportive e sociali, di servizi scolastici. Un’operazione altamente speculativa che venne contrastata dalla minoranza di centrodestra di allora con i propri consiglieri comunali. E adesso alcuni assessori e consiglieri si sono lavati la coscienza rispetto alle scelte scellerate fatte 10 anni fa. Stiamo parlando di una scelta che questa amministrazione è stata costretta a fare in campagna elettorale o per riparare a gravi errori commessi in precedenza oppure, forse ancor più grave, perché nessun operatore è stato in grado di realizzare, nei cinque anni della propria amministrazione quanto il centrosinistra stesso aveva approvato precedentemente, vale a dire una colata di cemento sulla nostra campagna, Magari anche entrambe le cose insieme. Quale che sia la ragione del ripensamento, rimane comunque un fatto molto grave e preoccupante. Naturalmente, l’ambientalismo di facciata della giunta Cosciotti è facilmente e ulteriormente smascherabile. Vi invitiamo a guardare con attenzione i recenti interventi approvati da questa amministrazione, quali ad esempio il polo logistico di una nota azienda pioltellese a pochi metri dalle abitazioni di Seggiano o i 18mila metri quadri di logistica in via I Maggio, sperando che anche l’area ex Sisas non sia già nelle mire di qualche speculatore”.