14 Giugno 2019

È della scorsa settimana la notizia del sequestro di beni per 3 milioni di euro al pioltellese Francesco Manno, considerato dagli inquirenti il boss della ‘ndrangheta lombarda. Sigilli sono stati messi ad appartamenti e locali commerciali, che si sono aggiunti ad altri finiti sotto sequestro già lo scorso marzo, per un valore di un milione di euro. Al di là della soddisfazione per il duro colpo inferto alla ‘ndrangheta, la questione ha travolto anche persone e attività completamente ignare ai fatti, come  l’asilo nido Hakuna Matata di via Donatello 10, le cui proprietarie nulla hanno a che fare con episodi di criminalità, ma la cui attività si trova proprio all’interno di un immobile intestato alla moglie di Manno. Situazione che ha purtroppo portato a diffondersi la voce che anche l’asilo  fosse stato posto sotto sequestro, e chiuso, con conseguente cessazione dell’attività. Una circostanza, questa, categoricamente smentita dalle proprietarie, Patrizia Bandiera e Valentina Lattuada. Anzi, lo scorso fine settimana hanno aperto le porte di Hakuna Matata per far conoscere l’asilo alle mamme che hanno intenzione di iscrivere i loro piccoli a settembre. «Il giorno in cui si è diffusa la notizia del sequestro dei beni di Manno, molti genitori ci hanno contattato preoccupati» ha raccontato Patrizia. «Noi, però, siamo aperti e continuiamo a svolgere regolarmente la programmazione didattica, dal momento che sono state sequestrate le mura ma non l’attività». In sostanza, dopo quanto accaduto, per le proprietarie di Hakuna Matata non è cambiato nulla, se non il fatto che l’affitto viene versato in un nuovo conto, dove figura anche il nome dell’amministratore giudiziario a cui sono stati affidati gli immobili sotto sequestro. «Abbiamo firmato un contratto per 12 anni» conclude Valentina. «Non siamo preoccupate per la situazione, semmai vogliamo rassicurare i genitori, sia dei bambini già iscritti, sia di quelli che si iscriveranno».
Eleonora D’Errico