29 Marzo 2021

Le indagini sono partite tanto tempo fa e dall’altra parte dello stivale. Precisamente nel 2019, a Palermo, quando una persona aveva presentato una denuncia ai carabinieri perché qualcuno aveva tentato di adescare su internet la figlia minorenne. E nei giorni scorsi le indagini hanno portato un pioltellese in manette. Le accuse per lui sono davvero pesanti: induzioni di minore al compimento di atti sessuali, compimento di atti sessuali in presenza di minorenni, istigazione al compimento di atti sessuali nei confronti di minori, realizzazione e produzione di materiale pornografico. Le forze dell’ordine avrebbero trovato sul suo pc e sul suo telefono oltre 1.300 file, tra immagini e video, molti dei quali con protagoniste minorenni, sotto i 16 anni. Le indagini sono state lunghe e meticolose. Secondo gli inquirenti il pioltellese aveva creato dei falsi profili social, spacciandosi per un 13enne. Il giovane adescava le sue vittime in tutta Italia, creava con loro chat a sfondo sessuale, chiedeva foto e video hard.