06 Ottobre 2017

Aula consiliare piena, sabato scorso, per assistere all’evento di presentazione della rassegna “Legalmente. Pioltello contro le mafie”. Un pomeriggio intenso, che ha visto la partecipazione straordinaria del giornalista e professore Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso da cosa nostra nel 1982. «Oggi siamo qui perché il senso di questa manifestazione vuole essere quello di parlare e conoscere la mafia» ha esordito l’assessore alla Cultura Jessica D’Adamo, principale organizzatore del festival «Solo la conoscenza ci dà infatti gli strumenti giusti per combatterla e Pioltello non è estranea a questo tipo di iniziative». Presenti per l’occasione anche il vicesindaco Saimon Gaiotto e il primo cittadino Ivonne Cosciotti che ha ringraziato la collega di giunta D’Adamo per il lavoro svolto, nonché l’ospite d’onore per aver portato in città la sua testimonianza. Dalla Chiesa, definendo il concetto di legalità, ha ripercorso le fasi principali della lotta alla mafia e ha parlato di responsabilità sociale, di come alla base della mafia ci siamo noi e il nostro agire quotidiano. Perfino in ambito giudiziario dove capita sempre più spesso che querela e intimidazione coincidano. «Ognuno di noi, in giunta, ha un ruolo nel combattere l’illegalità a Pioltello» il commento dell’assessore ai Lavori Pubblici Simone Garofano. «Penso ad alcune attività come la confisca dei beni derivanti da attività mafiose, il contrasto al  gioco d’azzardo, il controllo sugli appalti e sulle gare, il lavoro di promozione di queste tematiche». Lavoro molto utile nelle scuole, a detta del sindaco e dell’assessore alla Scuola Gabriella Baldaro che hanno sottolineato l’importanza dei progetti sulla legalità finanziati nel Piano del Diritto allo Studio.
Francesca Lavezzari