17 Febbraio 2017

Mentre i carabinieri bussavano alla porta per farsi aprire, loro in fretta e furia si sono rifugiati sul terrazzo e dall’ottavo piano hanno gettato un trolley sul tetto, dopodiché hanno aperto fingendo stupore per il controllo. Per loro sfortuna, però, alcuni militari posizionati all’esterno li hanno notati e hanno recuperato la valigia che conteneva  5 chili e 2 etti.di marijuana, suddivisi in 8 involucri, oltre a numerosi telefoni cellulari. In manette sono così finiti due albanesi, rispettivamente di 20 e 21 anni, irregolari, il più giovane dei quali già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione è stata effettuata lo scorso giovedì dagli uomini della compagnia di Cassano d’Adda, coadiuvati dai colleghi del 3° Reggimento Lombardia. Obiettivo: un controllo straordinario del territorio, in particolare del quartiere Satellite. Quando i militari si sono portati in uno stabile di via Cimarosa hanno notato un frenetico viavai e hanno alzato sensibilmente il livello di attenzione. Piano per piano si sono fatti aprire da tutti i residenti per le verifiche del caso fino a quando hanno raggiunto l’ultima abitazione all’ottavo piano. Pur sentendo dei rumori all’interno che confermavano la presenza di qualcuno, nessuno si apprestava ad aprire. Nel frattempo alcuni colleghi si sono piazzati di vedetta all’esterno, temendo che qualcuno potesse tentare la fuga da finestre e balconi. Ed è stato in quel momento che hanno notato i due stranieri raggiungere il terrazzo e lanciare la valigia. Dopodiché sono rientati e hanno finalmente aperto la porta. Nell’appartamento gli uomini dell’Arma hanno trovato numerosi arnesi atti allo scasso che però, al massimo, avrebbero procurato ai due una denuncia per il loro possesso ingiustificato. È stato il recupero del trolley a incastrarli in maniera pesante. Gli oltre 5 chili di droga non lasciavano dubbi sul fatto che si era davanti a due spacciatori e anche di un certo livello.
Nell’ambito del pattuglione è finito in manette anche un cittadino moldavo di 42 anni, fermato dai carabinieri mentre passeggiava nel quartiere e che si trovava in Italia irregolarmente dopo che lo scorso settembre era già stato espulso. Probabilmente non si era mai allontanato dal territorio.